E perchè no?!

A little taste of Aussie...


    Stavo sistemando delle cose qui, sulla scrivania sempre ingombra di bigliettini, post-it, appunti, documenti, bollette, fatture da pagare, pagate ,quando mi sono imbattuta nella mappa dell'Australia.Ho avuto un tremito al cuore e mi sono salite le lacrime perchè per dei lunghissimi secondi, sono stata catapultata in quell'albergo dove l'abbiamo trovata .Avevamo bisogno di calcolare le distanze tra una città e l'altra per capire in quanti giorni percorrere la Gold Coast (ad est dell'Australia) in quanto, l'arrivo a Sydney, doveva avvenire entro e non oltre il 24 luglio.Abbiamo aperto il cassetto del comodino ed oltre all'immancabile Bible, è saltata fuori questa mappa, evidenziata in alcuni tratti di strada, in giallo e con annotate nell'oceano pacifico, le distanze tra un posto e l'altro.Ci siamo guardati ed abbiamo sorriso. Insieme abbiamo studiato la mappa ed a nostra volta, evidenziato i luoghi e le tappe in cui fermarci, poi siamo andati a cena.Usciti dall'albergo, un piacevole frescolino ci ha avvolti e lo sguardo è andato al cielo, al cielo pieno di stelle che non ci ha mai traditi. Ogni sera abbiamo avuto la nostra dose di puntini luminosi da guardare.Il cielo più bello ed emozionante è stato quello visto nel deserto ad Ayers Rock, di fronte ad Uluru. Cena sotto le stelle "The Sound of Silence" che avevo prenotato da qui, tra un preparativo e l'altro del nostro matrimonio.Sicuramente è fatto ad hoc per i turisti, ma le emozioni sono indiscutibilmente tante.Nel momento in cui si sono spente le poche luci presenti, luci di candele, e siamo rimasti estasiati ad osservare la Milky Way e non sentire altro rumore che il silenzio delle stelle e della magnifica luna, ho pianto.La voce dell'astronomo che ha rotto il silenzio per spiegare ed illustrare le costellazioni (con un potente raggio laser),  mi ha riportato sulla terra da quelle stelle e sono diventata nuovamente piccola piccola.A Brampton Island avevamo lo stesso cielo carico zeppo di lucine, come una trapunta illuminata. Lo stesso cielo che ci ha offerto per 4 sere dei tramonti da cartolina.Ma non solo questo è stata la "mia" Aussie: è stato il sorriso e la cordialità della gente australiana, pronta a darti una mano in caso di necessità, efficiente ed ordinata ma nello stesso tempo, caciarone e simpatica.Sydney è stato tutto questo: allegria, disponibilità, aiuto in stazione (senza bisogno di chiedere), quando non riuscivamo a capire da quale parte prendere il treno...Sydney con la sua baia, con l'Opera House illuminata e di fronte alla quale ho trattenuto il respiro pensando continuamente "Si, è vero, sono qui, è reale, non è un sogno". Ho cercato di imprimere tutto quello che ho visto, sentito, annusato, toccato, vissuto, nel mio cuore oltre che alle migliaia di scatti che ho portato a casa.Ed è talmente forte il ricordo, ma soprattutto le emozioni, che quando guido e mi ritrovo a percorrere strade con tante verde intorno, il mio pensiero torna lì, alle pianure del South Australia ed alla costa est ed aspetto che un canguro mi attraversi la strada...