E perchè no?!

Orgoglio filiale

Il mio babbo, il Sig. I, ha una passione: la scrittura.
Scrive racconti e poesie. Ha scritto anche un libercolo intitolato "Il Fiume".
Ne "Il Fiume", il sig. I racconta la sua vita, in modo semplice, senza tanti fronzoli, così come è stata vissuta.
Il Sig. I ha una moglie, la Sig.ra L che è un pò la sua musa ispiratrice. A lei ha dedicato diverse poesie ed una di queste, è stata inviata ad un concorso nazionale di poesia la cui premiazione si è svolta ieri  mattina, 7 dicembre.
Il Sig. I aveva però inviato anche un'altra poesia, molto breve, ermetica, di quattro strofe.
Il Sig. I ha ricevuto una telefonata una settimana prima della premiazione in cui gli veniva comunicato che la sua poesia ermetica, aveva ricevuto la menzione speciale della giuria.
Il Sig. I, la Sig.ra L, la secondogenita con prole ed il piccolo di casa, sono andati a ritirare il premio ieri mattina.
La sottoscritta non era presente, come non lo è stata in molti altri accadimenti belli e brutti di questi ultimi 14 anni, ma con il cuore e lo spirito era li con loro.
Al mio babbo dedico questo post.
Piccola cosa in confronto all'orgoglio che ho provato e che provo ripassando mentalmente i versi della poesia che ha scritto.
Alla mia mamma invece dico grazie per tutto quello che insieme al tuo "orso" sei riuscita a fare per noi tre e per i tuoi nipoti.

"DI SUDORE INTRISA
NE ASSAPORO IL PROFUMO
SULLA TERRA
              GENUFLESSO." (I. D. M.)

Sono stata all'Inferno...

Ma ne sono uscita viva, anche se più povera! Povera non di spirito anzi, quello è sempre alto, povera nel senso letterale del termine.
Sono stata qui:

Girone dei Dannati - Ottavo Cerchio -
Bolgia II: Adulatori e lusingatori (padiglione 6)

 


Stand in ogni dove, persone che sgomitano e venditori che ti affabulano con la loro mercanzia. Mercanzia che magari hai già visto in altri cento mercati, ma li, in quel girone, è moooolto più bello!
Dalle mutande pazze, ai tappeti persiani, dai saponi ai salami, dal mercante di spezie dove spendi l'ira dei, al banchetto delle bambolotte VooDoo (ma voodoo positivo) dove anche qui, vista la spesa ingente, ti regalano altre due bamboline ed un paio di orecchini.
Poi un pranzo frugale a base di falafel in cui l'unico ingrediente era l'aglio e niente altro... Il QC non ha gradito molto nonostante fossero passate almeno 6 ore dal pranzo.
8 ore in cui ho camminato, speso e visto la metà della metà di quello che la fiera poteva offrire. Il prossimo anno mi prendo due giorni di ferie e soprattutto mi porto dietro il QC ed il suo portafoglio...
Ah si, il posto era QUESTO.

Addii...

Stamattina
ti ho detto Addio...
E' stato doloroso, ma non immaginavo così tanto.
Speravo di essere più forte, di riuscire a sopportare ed invece mi è mancato il respiro quando ti ho detto Addio...
Sei stato con me a lungo e salutarti è stata una scelta difficile e sofferta, ma inevitabile...
Sei entrato nella mia vita in punta di piedi, eri piccolo e ti ho accolto con una iniziale diffidenza, poi tu sei cresciuto ed io mi sono abituata a te, alla tua presenza anche se a volte mi facevi soffrire...
Poi però si cambia, si evolve ed anche io ho cambiato idea: non mi andavi più bene.
Non riuscivo più a guardarti, a sopportare la tua intrusione nella mia esistenza, mi sentivo inadeguata e l'ho dovuto fare...
Ho dovuto dirti Addio...
Un'amica mi è stata vicina e la ringrazio, senza di lei stamattina le cose sarebbero state ancora più penose...
Ti ho detto Addio ed ancora mi fai male, ti sento pulsare...qui...nell'interno coscia sinistra....
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MALEDETTO NEO DI MERDA!!!



C'ho quattro punti che porca miseria, mi fanno un maaale però ... t'ho levato dai maròni e vafangulo!!

Help me!!!!

A tutti coloro che hanno fatto acquisti in rete con AMAZON: chiedo aiuto per acquisto!!
A dire il vero ho acquistato qualche settimana fa un cd e non ho avuto problemi. Oggi ho trovato un paio di stivali DE LI ZIO SI e porca puzzola, non riesco a dargli sti soldi!!
Mi dice qualcosa about my address, circa l'indirizzo e poi mi parla di problemi con spedizioni all'estero ma paesi come Hawaii, Portorico e Prison...
In prison mi ci metteranno per le parolacce che sto inviando a tutta l'organizzazione.
Il sito è questo can u help me?!

Disposte a tutto!!

Ora care amichE, quindi solo voi femine, ditemi cosa sareste disposte a fare per salvare un bene prezioso, qualcosa che vi sta davvero a cuore.
Camminare sui carboni ardenti? Buttarvi in acqua pur non sapendo nuotare ma consapevoli che questo gesto vi aiuterebbe a salvare il bene prezioso? Camminare scalze sotto una pioggia torrenziale e con le strade ancora semi invase dalla neve?
Che vuol dire no???? Non lo fareste?? Non camminereste scalze sotto una pioggia torrenziale, sulla stradina davanti casa vostra ancora zuppa di neve per salvare il vostro bene prezioso ovvero...............
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Stivaletti neri scamosciati (di vera finta pelle), con zeppona trendy (very 70's), nocchettina (trad. per i non terùn:fiocchetto) sul bordo con tanto di strassino, comperati l'altro ieri da Pittarello.
E volete mai che con queste meraviglie camminassi sotto il diluvio universale?? Giammai!! Tolti in macchina, messi in una sportina e via andare, così...molto dancing and singing in the rain. Più che singing era smadonare, ma non diciamolo!

Clima...

A favore di Mammina38 e Babbuccio33, posto ste fotine fatte oggi all'uscita dal lavoro (nel parcheggio) e davanti casa mia. Domani pomeriggio mi aspetta una trasferta a Brescia, comincio la danza della pioggia!

Ammiratori e fans...

Ed eccoli qui i miei ammiratori che adoranti leggono e commentano il mio blog! Grazie cucciolini, grazie di cuore!
Eh...e allora?? Che c'è di strano? I cuccioli guardano i mici, Zovanino ruba dalla cassetta delle candele ed io sono completamente fuori...! 
(dedicato a Vero, Dani, Lore...voi potete capire!)

Le belve...

MA SONO FANALI??!

Giornata contro la violenza sulle donne

Tempo fa ho scritto una mail-sfogo che ho inviato a diversi siti e direttori di giornale con scarsa risposta.
Quel pomeriggio ero molto, ma molto ispirata in quanto avevo letto, per l'ennesima volta, una storia di endometriosi vissuta da una ragazzina di circa 20 anni con diversi interventi subìti e costretta a fare autocateterismo.
Questa cosa mi aveva profondamente addolorata e subito dopo, mi è montata una gran rabbia che si è espressa con la mail il cui testo vi copio qui sotto.
Chi vuole, la può diffondere e far circolare. Grazie di cuore!

ANCHE QUESTA E' VIOLENZA SULLE DONNE!

E se la violenza si presentasse sotto forma di malattia cronica, dolorosa, invalidante ed i medici ti trattassero da isterica ed esaurita oppure peggio ignorassero quello che gli racconti?
E se per avere una diagnosi precisa della malattia, dopo che ti hanno detto che sei stressata, stanca e che sei esagerata, si debbano attendere tra i 7 e 9 anni, possiamo definire anche questa una violenza?
E se il tuo desiderio di diventare madre venga a trovarsi tragicamente, improvvisamente di fronte ad una malattia che invece ha lavorato in silenzio e ti ha occluso le tube, ha creato aderenze, sconvolto e distorto i tuoi organi riproduttivi e chi ti sta intorno ti consola con un "E' la volontà di Dio"?
E se per avere un figlio devi spendere tra i 10.000 ed i 20.000 euro andando in terra straniera perchè a casa tua hai una legge che violenta quotidianamente le donne (dicasi legge 40/2004)?
Questa violenza che colpisce circa 3 milioni di donne in età fertile in Italia ha un nome, ENDOMETRIOSI un nome che quando nella maggior parte dei casi lo pronunci ti dicono: Endo...che??
Ecco, questo sentirsi dire endo...che?, è la violenza più grande nonostante tu abbia già fatto decine di visite ginecologiche, decine di volte hai raccontato le tue sofferenze, decine di volte hai pianto e pregato che i dolori passassero, ma quell’endo che?, ti riporta sempre e soltanto a sentirti sola e con un grande senso di smarrimento.
La tua autostima, i tuoi rapporti sociali, la tua vita di coppia, il lavoro va a ramengo a causa sua, dell’endometriosi che si è intrufolata nella tua vita e si è fatta immediatamente viva con dolori al ciclo mestruale sempre più forti, dolori all'ovulazione che ti piegano in due, dolore ai rapporti sessuali che preghi solo che finisca in fretta e con un dolore lancinante nel cuore perchè ti hanno appena detto che a causa dell' ENDOMETRIOSI, non potrai avere figli.
Però lei è violenta e tenera come nessun'altra malattia perchè con tutte noi si è comportata in modo diverso:c'è chi non ha quasi mai dolore, chi dopo un intervento di pulizia ottimale (quando trovi il chirurgo competente) è riuscita ad avere un bambino anche due e chi invece con terapia ormonale continua (estroprogestinici) riesce a condurre una buona qualità di vita.

C’è chi invece ha subito dei danni permanenti come una resezione intestinale, la perdita di un rene o lo strazio del vivere 6/8 mesi con un ano artificiale (il cosiddetto sacchetto); chi invece deve fare i conti con un danno chirurgico permanente come la vescica neurologica ovvero non sentire ed avere più la capacità di urinare spontaneamente e quindi doversi autocateterizzare.
E questo senza che si possa rientrare in una categoria protetta per le esenzioni o per il lavoro…niente di niente!
L’ ENDOMETRIOSI di fatto non esiste e se ce l’hai ed in sala operatoria hanno sbagliato pazienza, ti tieni le infezioni batteriche e vai avanti e cerchi almeno di attivarti per aiutare altre donne.

Ora io mi rivolgo a due donne che stimo e rispetto per la loro professionalità, competenza e sensibilità: ritenete giusto che in Italia nel 2007,  l'ENDOMETRIOSI (dopo quello che ho raccontato, che è solo una piccola parte) non sia ancora stata riconosciuta malattia cronica? E che nonostante gli sforzi di tre parlamentari donne (Bianconi, Bianchi, Zanotti) e l'impegno delle associazioni di pazienti, non sia ancora stata approvata la legge che riconosca alle donne affette da endometriosi la possibilità di ottenere l'esenzione del ticket per le ingenti spese farmaceutiche sostenute?
Le donne con endometriosi sintomatica sono circa il 65% del totale delle pazienti e purtroppo per chi lavora nel privato, ma anche nel pubblico, l’assentarsi per malattia almeno 3 giorni al mese o diverse settimane a causa degli interventi chirurgici, il rischio licenziamento o mobbing è dietro l’angolo.
L'ignoranza ed il silenzio complice di una parte della classe medica, fa si che le donne con ENDOMETRIOSI  si ritrovino a doversi battere con un mostro che le divora all'interno e con i mass media che snobbano o relegano in quart’ ultima pagina le notizie relative agli eventi organizzati dalle associazioni di pazienti.
I mass media che dovrebbero fare su larga scala quanto noi stiamo cercando combattivamente di fare: INFORMARE PER PREVENIRE! PER UNA MALATTIA PER LA QUALE NON E' POSSIBILE FARE PREVENZIONE, L'UNICO MODO DI ARGINARE I DANNI PROCURATI DALLA MALATTIA, E' INFORMARE.
Informare le ragazzine di 20 anni che non è NORMALE soffrire durante il ciclo, che non è normale fare l'amore ed avere dolore nel retto o sotto la pancia, che non è normale avere continuamente la cistite o il colon irritabile.
Una donna forte e coraggiosa ha voluto raccontare la sua vita con l'endometriosi, con le difficoltà legate alla fecondazione assistita ed il suo viaggio "della speranza" in Austria. Una donna che sostiene ed è  parte attiva dell'Associazione Progetto Endometriosi A.P.E. Onlus e che ha fatto della sua esperienza un libro dal titolo forte, ma significativo: "CANTO XXXV - INFERNO - DONNE AFFETTE DA ENDOMETRIOSI". Il libro uscirà a fine novembre ed al momento è l'unico libro in circolazione sulla malattia, descritta da chi convive quotidianamente con "lei", con l'endometriosi.

Veronica Prampolini, l'autrice, è una giovane donna di Reggio Emilia che con rabbia e caparbietà vuole, attraverso il suo libro, far puntare i riflettori su una malattia che coinvolge 3 milioni di giovani donne in Italia. Giovani donne che non possono esprimere al meglio ed in pieno la propria capacità lavorativa e personale.

Ringrazio di cuore tutti voi ed allego foto fatta in occasione della nostra ultima assemblea sociale. Il cartello è stato preparato per l'occasione da Alessandra che ancora ringrazio! 

 

Gioia e tristezza...

Simona l'ho conosciuta qualche annetto fa. La prima volta che l'ho vista era vestita di nero, fumava come una turca, incazzata con il mondo intero.
Ci siamo viste un pò di tempo dopo davanti ad un caffè e l'immancabile sigaretta.
Sono andata a visitare la sua città, la città delle tre T ed ho pensato "che gran fortuna Mari, è proprio una bella persona".
All'incontro successivo ho rivisto una Simona diversa: solare, con gli occhi brillanti e finalmente serena: sono stata felice per lei.
Simona mi ha scritto mail e lettere si, lettere, quelle che si scrivevano una volta , a mano e lunghe lunghe. Con una calligrafia ordinata e piene di particolari.
Poi si è iscritta al corso di laurea per infermiera ed i sacrifici sono stati tanti.
Mercoledì ha realizzato il suo sogno con un brillante 110 cum laude!

Alla neo dottoressa Simona i miei più sentiti auguri.
Non vedo l'ora di vederti sabato mia cara!