Tabula rasa

Strade romane


Oggi parliamo di strade. I romani erano maestri nel costruirle. Possiamo dire che 2~3000 anni fa, eravamo “i mejo” … oggi le cose sono un po' diverse.Buche, crepe, asfalto sgretolato, segnaletica completamente scolorita, mancanza di parcheggi, niente corsie d'emergenza, incorci non segnalati … e chi piu' ne ha piu' ne metta.Gli amici, i parenti, mi chiedono come si vede l'Italia rientrando dall'estero. Bene, anzi male, piu' il tempo passa, piu' il divario e' evidente. Garanzie di sicurezza basilari, ovvie e scontate in paesi civili, mancano clamorosamente in Italia … e la gente ci si e' abituata.Percorro (relativamente) spesso la SS148 Pontina, da Latina a Roma. Una stradaccia, a 2 corsie, praticamente senza corsia d'emergenza, con buche piu' o meno ampie ovunque … tranne che in un tratto limitato verso Pomezia, casualmente nei pressi della residenza estiva del Presidente della Repubblica. Per i frequentatori abituali, gli incidenti non sono una novita': da ex-pendolare confermo che una mattina su due il traffico veniva completamente paralizzato da uno o piu' incidenti lungo la tratta Latina Roma. Voi direte: la gente stara' attenta … manco per sogno. Il limite e' 90Km/h, ma e' difficile trovare chi lo rispetti: forse qualche camion. Ovviamente, ogni tanto si trova chi chiacchiera al telefono andando a 60Km/h, o il vecchio che ritorna a casa su uno scassone del secolo scorso che a malapena si muove. A quel punto ci sono due possibilita': inchiodare, o tentare la sorte ed immettersi nella corsia di sorpasso dove si corre il rischio di incontrare vari macchinoni che sfrecciano a non meno di 150Km/h.Piu' e grande la macchina, piu' ci si sente al di sopra della gente, degli altri, ma soprattutto, della legge. Tanto i due autovelox sono ben segnalati, quasi fosse un reato controllare la velocita'.