Creato da gualtiero123 il 08/10/2006

Le tre caravelle

La filosofia del nodo

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Partenza: la base linguistica

Post n°85 pubblicato il 17 Giugno 2008 da gualtiero123
 

Porta o montante

è il legno o metallo o altro elemento verticale sul quale si intreccia l'ordito di vimine o altro flessibile.

Fondo

è la prima parte che viene prodotta, solitamente è circolare ed è intrecciato, ma si possono utilizzare anche fondi piatti di qualsiasi materiale, al cui bordo vengono praticati dei fori per inserire i montanti, che saliranno in modo "NORMALE",  cioè perpendicolare, al piano stesso.

Bordo

è il bordo superiore dove si chiude la lavorazione della parete del panaro. A seconda dell'uso possono essere creati ad intreccio o inseriti o legati dei manici di qualsiasi materiale o con lo stesso vimine, inglobando i terminali dei montanti e dell'ordito in questa lavorazione.

Copertura o coperchio

è la parte che, similmente fatta come il fondo, serve a dare un elemento di copertura alla cesta, per proteggerne il contenuto. Questo elemento non è necessario.

Giro a due

è la lavorazione di intreccio eseguita con due verghe di vimini che si avvolgono a modo di trefoli, intrecciandosi sulle porte e sui montanti.

Giro a tre

è la lavorazione di intreccio eseguita con tre verghe di vimini che si avvolgono a modo di trefoli, intrecciandosi sulle porte e sui montanti.

Giro a mano

è un particolare tipo di lavorazione per le fiancate che utilizza molte verghe, una per ogni montante, e che le intreccia in modo semplice, lavorando di verga in verga, per piani successivi. Questa lavorazione richiede di essere fissata ogni cinque piani da un giro a tre, per rinforzo. La lavorazione a mano non presenta particolari difficoltà di intreccio, e permette di creare dei disegni, variando il colore dei vimini utilizzati. Per contro presenta qualche difficoltà nelle ripartenze a metà della fiancata e richiede uno sforzo di attenzione e di memoria, in quanto si lavora su piani invece che in continuazione seriale, come negli altri tipi di lavorazione.

 
 
 

A chi interessa? Corso gratuito di artigianato.

Post n°84 pubblicato il 16 Giugno 2008 da gualtiero123
 
Tag: Pesca

Sulla barca è utile l'oggetto in vimini: una cesta per le scarpe, quando si sale; un piano per scolare e setacciare da acqua o da sabbia, un vassoio per posare i piatti ed i bicchieri eventualmente abbinato a lavorazioni a corda o paglietto.

La capacità di intrecciare il vimini si collega, ed è apparentata, direttamente con la capacità di annodare le cime. Anzi è proprio dalla costruzione della cima vegetale che evinceremo i vari stili di intreccio del legno flessibile.

La cima è costituita da trefoli, i quali sono attorcigliati in senso opposto al verso della cima: per una cima destrorsa, a sagoma di "Z", i trefoli sono torti a sinistra, in senso anti orario; viceversa, per una cima sinistrorsa, ovvero a sagoma di "S", i trefoli componenti sono torti a destra, in senso orario.

Come collegarsi all'intreccio di vimini?

Bene! L'intreccio del vimini avviene attorcigliando tre verghe sottili, a modo di trefoli, che si lasciano trapassare dai montanti, ai quali si arrampicano, ruotando e salendo a formare la parete del "panaro". Per proseguire nella costruzione della cesta o di altri oggettini, comodi quando si veleggia, aspetto almeno un commento a questo post. Altrimenti, io so già come si fa'. Ciao a quei pochi rimasti.

 
 
 

Breve approfondimento

Post n°73 pubblicato il 09 Novembre 2007 da gualtiero123
 

Salve!

Per coloro che ci seguono da un po' di tempo, avranno notato che il blog non viene più aggiornato. Non è altro che un momento di pausa, mentre ci prepariamo leggendo altri libri. Un testo uscito nel 2007 che non citeremo per rispetto, ci da' molti spunti su intrecci nuovi - meno male che noi abbiamo introdotto un modo nuovo di studiare i nodi e per noi l'intreccio non è altro che l'apparenza di un nodo - tuttavia, secondo noi, l'autore usa dei nomi sbagliati per alcuni nodi che sono conosciuti con altro nome, come si legge su importanti lavori di altri autori.

Ma sempre nell'intento di "tirare" il bambino dall'acqua calda, devo dire che alcune soluzioni per realizzare nodi, che per altro già fanno parte del nostro repertorio sul blog, non sono niente male.

Alcune precisazioni sull'aggettivo e sulla classificazione dei nodi fatta da questo autore, non sono da disprezzare. Ciò che però mi fa'  riflettere è il fatto che sembra in alcune pagine, in alcuni paragrafi, che l'autore abbia buttato un po' con leggerezza le descrizioni, senza chiarezza - e chi scrive è riuscito a seguire il discorso dell'autore - e con disegni errati. A nostro avviso, il disegno è il medium principale per spiegare una legatura, e noi nel blog cerchiamo di disegnare, fino a livello maniacale, i particolari che possono aiutare a realizzare i nodi concretamente. E' chiaro che si sconsiglia di farli senza la presenza di un adulto e senza la presenza di una guida, per quanto riguarda i nodi di montagna: il mio pensiero è che se un bambino è abbandonato da solo a leggere il mio blog, o se uno scalatore si muove senza una guida e senza tutti quei dispositivi di sicurezza, che il buon senso consiglia, allora il mio sito ed il sapere realizzare bene un nodo, non possono danneggiarlo maggiormente. Infine, su internet, e con accesso assolutamente libero si trova ben altro, che può essere dannoso alla salute, e forse il mio blog può ancora mettere in rilievo, evidenziare, un passatempo sano e culturalmente costruttivo e edificante, come lo è la realizzazione e lo studio dei nodi.

 
 
 

Un nodo da saper fare: improved Clynch

Post n°72 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da gualtiero123
 
Foto di gualtiero123

Sono imbarazzato perchè non so da dove iniziare il discorso sui nodi da pesca. Forse non sono sicuro della loro efficacia. Ad ogni modo, comunque, proviamo a partire da un nodo che si usa sugli ami a paletta e sui Rapala e sulle lenze normalmente.

 
 
 

Guardiamo gli attrezzi, opere di ingegneria cinese.

Post n°71 pubblicato il 11 Settembre 2007 da gualtiero123
 
Tag: Pesca
Foto di gualtiero123

Un amo. Solamente un amo. Guardiamolo bene!

 
 
 

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