La mia vita...

lettera al padre...


Padre,ti scrivo per dirti tutto quello che tu non mi dai mai la possibilità di dirti.Tu urli , tu sei chiuso al dialogo , tu vedi il rapporto tra padre e figlio come un rapporto di sottomissione e per questo metti sempre un muro davanti a te.Appena sorge un problema ti nascondi dietro al tuo muro , fatto di insicurezza , urlando e impedendomi di parlare.Forse ti ci nascondi perché hai paura che io possa avere ragione. E poi la tua dignità di padre , come autorità , che fine farebbe ?Tu ti preoccupi troppo di quello che dovrebbe essere il rapporto tra un padre ed un figlio , da non accorgerti che il nostro è quasi inesistente. Tu non chiedi mai scusa , lo reputi una perdita di autorità e dignità.Io , invece , sono obbligata a chiedere sempre scusa , perché se no il mostro che è in te si sveglia e io subisco le tue percosse , inerme.Ormai quando ci sei tu agisco solo in funzione di ricevere meno percosse possibili.Appena faccio qualcosa che non va e tu inizi ad urlare , abbasso lo sguardo e cerco di cacciare le lacrime in dentro.Anche le lacrime sono un buon pretesto per alzare le mani su di me.Non so perché , ma quando ci sei tu è obbligatorio non piangere . Forse perché tu davanti a noi non l’ hai mai fatto.Sarebbe solo segno di umanità e sensibilità.  Mi domando perché con mio fratello le hai alzate pochissime volte le mani ; perché urli poco con lui ; perché con lui cerchi il dialogo e con me lo eviti.Sono arrivata al punto di vergognarmi di parlare di te a chi me lo chiede.Le poche persone a cui l’ ho raccontato stentano a crederci , perché tu davanti agli altri sei una persona totalmente diversa , sembri quasi un vero padre. Leggendo quello che ti ho scritto penserai che sono capace solo di puntare il dito sugli altri e additarli delle loro colpe .Ma io con queste righe spero solo di farti capire quanto ci sto male a non poter dire mai la mia . Spero solo che le mie parole oltrepassino il tuo muro.