Creato da ninuzzo83 il 25/02/2007

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Ricerche lab

 

 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da ninuzzo83
 
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INDICIZZARE UN SITO ALL'INTERNO DEI DATABASE DEI MOTORI DI RICERCA.

Per "indicizzazione" si intende appunto il parametro che permette di constatare se un sito web e' presente o meno nei database dei motori di ricerca. Per dare la possibilita' ad un sito di essere indicizzato occorre,segnalare al motore di ricerca,mediante un apposito modulo,o grazie ad un link esterno,la presenza sul web del sito stesso. Lo spider,(il robots che si occupa di scannerizzare la rete,assorbire e catalogare i contenuti,le immagini,i file multimediali di ogni singolo sito web) dopo qualche tempo passerà e comincerà ad inserire automaticamente,le pagine del vostro sito,poco per volta fino a giungere alla completa indicizzazione di tutti i contenuti del sito stesso. C'e' un altro modo per far si che il motore di ricerca,grazie ai suoi spider possa passare ed assorbire contenuti: - Fare in modo che qualcuno,gia' inserito in Google(ma anche in Msn o Yahoo) vi linki,quindi faccia partire dal suo sito,un backlink(link non corrisposto,molto piu' efficace) diretto verso il vostro. Quando lo spider passerà sul sito "A" indicizzera' i suoi contenuti e quindi verra' inviato anche verso il sito "B",il vostro appunto. Questo e' di gran lunga il modo piu' efficace per dare la possibilita' nel giro di pochi giorni,di far passare Lo spider(il robots dei motori di ricerca) sul vostro sito. Naturalmente per indicizzare un grosso sito con numerosi contenuti,non bastera' un semplice Link ma bisognera' fare in modo che ci siano diversi URL esterni che linkano il nostro e che quindi contribuiscono a far ripassare anche piu' volte in una settimana i sistemi di scannerizzazione automatica dei motori di ricerca. ATTENZIONE: indicizzare un sito non significa renderlo visibile nelle prime posizioni ma semplicemente fare in modo che il motore di ricerca lo scopra e lo inserisca nei propri database. L'INDICIZZAZIONE E' UN  "PASSO" per ottenere  visibilita' dai motori di ricerca e non bastera' a farvi trovare dalle persone interessate ai vostri prodotti o servizi. Servira' piuttosto per dare la possibilita' alle singole pagine di "invecchiare" e dara' modo al motore di ricerca di tracciare un giudizio su di voi,giudizio che sara' molto influenzato dalla frequenza degli aggiornamenti,dalla quantita' di link che puntano verso i vostri contenuti e ovviamente dalla serieta' del vostro sito. Sembra una cosa banale ma ci sono moltissimi siti on line che non sono nemmeno indicizzati quindi TOTALMENTE ESTRANEI AI MOTORI DI RICERCA

CHE COS'E' UN SITO OTTIMIZZATO

Un sito ottimizzato non e' niente altro che un sito come tanti ma con diverse particolarita' fondamentali per una corretta scalata alle posizioni dominanti di un motore di ricerca perche': - E' costruito in Html,il linguaggio piu' User friendly per i motori di ricerca.- E' ottimizzato nei contenuti,nella grafica,della struttura e in tutto cio' che strategicamente risulta efficace per una corretta catalogazione nei database dei motor di ricerca. E' comunque un sito visibile in tutto e per tutto e interessante per l'utenza. - E' inserito in un dominio professionale e strategico che sara' molto utile per il voto generale e le conseguenti prestazioni nei motori di ricerca.

Un sito ottimizzato,nato con lo scopo di sviluppare il volume di traffico(visite), di marketing e branding(promuovere il marchio) etc.,ha un volume di contenuti diverso dal sito da promuovere. Contenuti inediti creati ad Hoc,che naturalmente spingono i prodotti o i servizi del committente ma senza copiare e incollare cio' che gia' di base e' presente all'interno del sito del committente stesso. In pratica un sito Piu' Informativo,piu' dettagliato,piu' organizzato che pero' opera per la promozione del sito del cliente.

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da ninuzzo83
 
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La teoria della Gestalt nella graficadi Damiano Falchetti 25 gennaio 2007, 01:54

Quest’oggi affrontiamo una delle basi della progettazione grafica ovvero la teoria della Gestalt.

La psicologia della Gestalt rifiuta di suddividere l’esperienza umana nelle sue componenti elementari e tende a considerare l’interezza più che le singole componenti.
Quello che noi sentiamo è il risultato di una precisa organizzazione. I medesimi principi di organizzazione guidano anche i nostri processi di pensiero. Quindi la percezione non è preceduta dalla sensazione ma è piuttosto un processo immediato, non influenzato dalle passate esperienze e deriva da una combinazione organizzata delle diverse componenti di uno stimolo.

I principali fattori che determinano il raggruppamento percettivo, e la composizione di elementi in interi, che rappresentano i principi alla base della teoria della Gestalt si raggruppano in:

IL RAPPORTO TRA FIGURA E SFONDO
Ci permette di “leggere” l’immagine, attraverso la separazione della figura dallo sfondo. Gli elementi simili sono contrastati da elementi dissimili, dando insieme l’impressione di intero.

CHIUSURA
Il nostro occhio tende a completare gli spazi vuoti e le forme non
chiuse. Noi tendiamo a vedere le immagini complete persino quando una parte dell’informazione è mancante.

CONTINUAZIONE
L’organizzazione della percezione porta lo sguardo a proseguire lungo e oltre una linea retta o una curva.

PROSSIMITA’
Il raggruppamento percettivo è favorito dalla vicinanza tra loro delle parti. Tendiamo a identificare come gruppi elementi vicini tra loro. Questa legge è da tenere in considerazione quando l’immagine gioca un ruolo importante nell’abilità di interpretare il messaggio che si nasconde dietro.

SOMIGLIANZA
Elementi visivi simili verranno raggruppati sulla base della forma, della grandezza, del colore o della direzione.

COMUNE DESTINO
Quando gli oggetti si muovono nella stessa direzione, tendono ad essere percepiti come una entità unica.

PARALLELISMO
Linee parallele tendono ad essere raggruppate assieme.

REGIONE COMUNE
Figure che si posizionano all’interno di una stessa regione chiusa tendono ad essere percepite insieme.

SIMMETRIA
Questo principio descrive l’istanza nella quale si percepisce l’intero di una figura rispetto alla percezione delle parti singole che la costituiscono.

Giacomo Devoto, dava questa definizione della teoria:

Ogni percezione si presenta all’esperienza come un tutto unico, una struttura definitiva avente una sua “forma” individuale, che è impossibile comprendere attraverso una sua scomposizione in una serie di elementi giustapposti.

In conclusione, secondo i gestaltisti: gli oggetti si presentano quali forme o totalità a sé stanti la cui organizzazione in unità è dovuta a diverse condizioni che ne regolano dinamicamente la formazione.

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da ninuzzo83
 
Foto di ninuzzo83

Evoluzione del web

 

Nella prima versione apparsa nel’ 90 con Tim Berners-Lee, si prevedevano solo alcuni tag per trattare testi, paragrafi ed elenchi puntati. Due anni dopo con Dan Connolly inizia lo sviluppo di Html 1, una versione più aggiornata, fino alla versione finale del’ 93. Dal’ 93 si cominciò a parlare di Html 2.0 e vengono introdotti nuovi tag eliminando quelli più obsoleti. Nel’ 94 nasce presso il W3 Consortium, l’IETF Html Working Group (Internet Engineering Task Force) un gruppo d lavoro che ha continuato lo sviluppo degli standard Html. Esso approva Html 3.0, introducendo nuovi tag per la realizzazione di tabelle, per inserire testi intorno alle immagini e per l’inserimento di formule matematiche nei documenti. Con la versione Html 3.2 si inseriscono i tag accompagnati da attributi, vale a dire valori che possono regolare meglio la formattazione della pagina (ad esempio l’allineamento delle celle delle tabelle o l’allargamento). Nel’ 97 nasce Html 4.0 che aggiunge il supporto per nuove tecnologie e permette di migliorare l’accesso al Web per i portatori di handicap. Questo introduce supporti multimediali, fogli di stile e servizi per la stampa. L’Html 4.1 è un aggiornamento del Html 4.0, con questo linguaggio si punta l’attenzione sull’accessibilità del Web, per cui i tag mirano a rendere la pagina Web accessibile a tutti gli utenti compresi i portatori di handicap. Gli esempi citati evidenziano ciò che si può fare attraverso l’utilizzo del linguaggio Html

continuamente curato ed aggiornato dal W3C. Il W3C (W3 Consortium) è un consorzio di aziende informatiche, cui direttore è lo stesso Tim Berners Lee, che stabilisce quali sono i sistemi e i linguaggi di trasmissione dati da usare nel Web. Esso si occupa di migliorare l’interazione con gli utenti e i progettisti del Web e inoltre si occupa di problemi etici, politici, sociali e legali che possono derivare dall’utilizzo del Web. Cura i disagi dei disabili nell’utilizzo del Web, attraverso la promozione dei concetti di usabilità e accessibilità, tiene conto dello sviluppo delle tecnologie fornendo le linee guida e strumenti di formazione, ricerca e sviluppo per un corretto uso del Web.

 

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da ninuzzo83
 
Foto di ninuzzo83

L’Information Architecture o meglio l’Architetura dell’Informazione è un concetto che sta alla base della nostra vita quotidiana.
E’ qualcosa di naturale e spontaneo organizzare la nostra conoscenza in schemi ben definiti. L’essere umano ha sempre avuto la necessità di organizzare le conoscenze. Tutti noi abbiamo avuto esperienza di libri e biblioteche e quindi familiarizzato con il concetto di organizzazione dell’informazione.
Nei siti web l’architettura dell’informazione migliora i sistemi di navigazione organizzando i concetti per categorie.
Il grande vantaggio conferito al digitale è di poter conservare e mantenere la forma (scripta manent) ma nello stesso di poter mutare, di poter aggiornarsi ai cambiamenti esterni.
Il concetto dell’architettura dell’informazione è strettamente legato al concetto dell’usabilità e accessibilità.
L’importanza dei concetti chiave all’interno della pagina è fondamentale: esse permettono di rintracciare i contenuti e agganciarli a riferimenti correlati.
L’”inquinamento di informazioni” è considerato elemento di inacessibilità.
Nei portali, un aumento sconsiderato di informazioni più o meno indispensabili, organizzate tutte in uno stesso ambiente determinano un sovraccarico causando un disorientamento dell’utente che non riesce così ad arrivare al contenuto interessato.
Questo non significa meno informazione ma l’abilità fondamentale del content manager è quella di catalogare, ordinare i contenuti.
L’Architettura dell’informazione è quindi la disciplina che si occupa di eliminare gli elementi negativi causati dall’accumulo di informazioni per una buona organizzazione dei contenuti.


L'information architecture consente di:

·         Far comprendere il sito, equilibrando i bisogni del cliente e dell’utente;
Individuare le logiche e i processi alla base di ogni sistema informativo,quindi del sito web,intranet ed extranet;

·         Realizzando prodotti efficaci e duraturi, in grado di soddisfare le esigenze di bussinness;

·         Progettare nel dettaglio come un sito si adotterà ai cambiamenti e alla crescita nel tempo;


Il ruolo dell'information architect è indispensabile per organizzare i contenuti ed i processi di un sito, di una intranet o di un'applicazione, facilitandone il ritrovamento e l'utilizzo da parte dell'utenza di riferimento.

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da ninuzzo83
 
Foto di ninuzzo83

Differenza tra HTML e XHTML

 Il potere del Web sta nella sua universalità. Un aspetto essenziale è che tutti possano accedervi a prescindere dalle disabilità”

Tim Berners-Lee, World Wide Web Consortium

Partendo da questa citazione si cerca di far capire che quando si parla di web, o qualsiasi altra cosa inerente al mondo informatico, dobbiamo chiederci: ma è accessibile a tutti? Le tecnologie avanzano e con loro il desiderio di tendere al futuro. Parlando dei linguaggi di strutturazione delle pagine web dobbiamo renderci conto che il nostro caro HTML ha ceduto il posto al suo erede XHTML, nel vero tentativo di dare a tutti l’opportunità di addentrarsi nell’”universalità del web”. In altre parole, XHTML (acronimo Hyper Text Markup Language) è lo standard corrente che rompe i vincoli d’accessibilità, con la possibilità per chiunque, disabile o non, di accedere ai contenuti di un website.

A differenza dell’HTML l’XHTML è stato progettato per funzionare con altri linguaggi, protocolli e applicazioni basati su XML, per cui i vecchi browser o altri user agents non manifestano problemi di visualizzazione.

Sviluppare in XHTML può aiutarci ad abbandonare l’abitudine di scrivere codice di markup presentazionali, evitandoci allo stesso tempo problemi d’accessibilità e incoerenza di visualizzazione fra diversi browser. Se scriviamo XHTML strutturale usando CSS per tutti gli elementi visuali, non dovremo più preoccuparci di problemi come il trattamento visuale delle celle vuote di tabelle a cui è stata applicata una dimensione, e questo ci permette anche di risparmiare banda passante e per lo stesso motivo un aumento della velocità di comparsa sulla postazione client. Le pagine basate su una combinazione XHTML + CSS sono più flessibili. Una sola modificazione nel foglio di stile, si propaga immediatamente all'insieme del sito.

Quindi lavorare con XHTML consente ai siti di raggiungere più utenti con meno lavoro e costi inferiori.

Esitono diversie varianti di xhtml:

--La prima è la Stricht, nella quale non è possibile usare alcun tag relativo all’aspetto grafico, che si può controllare esclusivamente con i CSS ( Cescading Styles Sheets), i fohli di stile.

--La seconda è la Transitional , che ammette gli attributi relativi all’aspetto grafico.

--La terza è la Frameset, che abilita l’utilizzo dei frame.

Esiste al variante XHTML mobile profile, sviluppata da nokia sulla base della versione basic, per aggiungervi funzionalità specifiche degli apparecchi elettronici. In ogni caso per sfruttare integralmente le potenzialità dell’XHTML è necessario in complementarietà con i CSS, in modo da scrivere il codice in cui la presentazione è separata dal contenuto.

Le differenze fra i due sono tante. La differenza più importante che tutti i tag devono essere “well formed” (ben strutturati), cioè devono obbedire ad una serie di regole ben precise che ne assicurino la coerenza reciproca.

Sintassi:

È case sentittive, quindi si scrive minuscolo (l’html non è case sentitive).

È obbligatoria la dichiarazione del tipo di documento (Document Type Definition DTD).

È obbligatorio usare le virgolette prima e dopo il valore degli attributi.

È obbligatorio chiudere tutti i tag, inclusi gli elementi vuoti come ad esempio : br, hr, img src,

Tutti i tag vengono correttamente nidificati .

Usa i fogli di stile CSS per la presentazione delle informazioni .

 
 
 
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