Creato da RoccoLabellarte il 04/02/2009

ROCCO LABELLARTE

Il RINASCIMENTO DI ADELFIA vol.1 di Rocco Labellarte..... E' un saggio sinfonico, polifunzionale, uno spartito musicale scritto da più mani, segno evidente che la solidarietà, per noi, non è un termine senza senso... In copertina

 

 

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ROTTAMAZIONE (Giornata della memoria e giorno del ricordo- Cittadella della Cultura Archivio di Stato di Bari)

Post n°3 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da RoccoLabellarte
 

 

Acrilico su tela 210x130

ROTTAMAZIONE
Acrilico su tela 210x130

Raffaella Del Giudice

Per SESTO SENSO - NUDARE SOLENT 3

Archivio di stato di BARI dal 27 gennaio al 12 dicembre 2009

Mostra a cura di Vincenzo Girolamo e Rosanna Pucciarelli

Progetto Grafico: Angelo Perrini, Raffaella Del Giudice
Organizzaione di Grazia Donatelli


www.raffaelladelgiudice.it

 

E' possibile raccontare l'orrore? Stemperare ferite tra olio, acquerelli, carboncini, carta, pixel, fotografie, film, suoni e silenzi?
Opere realizzate sul filo della riflessione, analisi coraggiose che rappresentano la tragedia attraverso processi di visione chiara e diretta, di interrogativi disturbanti, di affermazioni e contrasti tra sacro e profano toccano la sensibilità più profonda. Milioni di vite offese ricordate in frammenti di realtà montati in tasselli, molteplici forme di linguaggio iconico e aniconico sono adoperate per mettere in scena una energia e una forza per non arrendersi alla morte.
Opere che danno conto di un dolore estremo in modo non superficiale, scelte di scrittura artistica che si interroga e invita a interrogarsi, a ricordare l'efferatezza che mette in discussione l'idea di umanità e ci impone una forma di memoria che è fondata sulla necessità di non chiudere gli occhi.
Opere che si confrontano con la memoria della Shoah
, in cui si materializzano idee e sensazioni in impasti pittorici bruni di lutto, rossi di vampate, bianchi di disperazione in interpretazioni grandemente significative. In una rilevante e impegnata ricerca tecnica e formale risalgono una realtà rivivendola attraverso la memoria dell'uomo trafitto esibendo figure straziate e dolenti su sipari carichi di tormentati martiri. Immagini cresciute nelle letture, nelle parole e nei ricordi altrui in un cammino lucido ed emozionante. Declinano le tremende logiche della guerra e della follia tra passato e presente tra memoria e cronaca dei nostri giorni. La memoria è incontro, la possibilità di cogliere la profonda insensatezza per ricavarne un senso che è la comprensione di quanto quei fatti fossero dettati dalla follia e dall'assurdo, valore della memoria per un confronto che deve trovare forme concrete di tolleranza, strumento per costruire il futuro.
E se alcune delle opere in mostra affidano a echi di morte, a segni laceranti la pena da ricordare, altre registrano, per con lo stesso intento, nella giovanile vocazione dei sogni, percorsi si vita che, su intense superfici cromatiche ci restituiscono la nostra umanità e ci impongono di ricordare senza paura.

Giustina Coda

 


giornodellamemoria@ucei.it

 

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