Le Labrene

Le rotatorie di notte


La strada deserta delle tre del mattino e lucida di pioggia ed io che già mi figuro il verde oppure il rosso o il  giallo lampeggiante del semoforo laggiù in fondo e preparandomi a questo trovo invece una nuova enorme rotatoria con una grande aiola al centro (erba verdissima fradicia di pioggia),  bellissima magnifica rotatoria che percorro incredulo e beato nella notte, così incredulo e beato che continuo a girare per un pò perchè non c'è nessun altro che mi segue o precede e poi nessuna fretta ed è bellissimo e da matti girare così.Sempre più rotatorie al posto dei vecchi incroci, eppure anche i vecchi incroci avevano il loro fascino: ecco, arrivavi con la tua macchina e trovavi  tutte quelle vie che si dipartivano e ti percorreva sempre il brivido del rischio, scorreva nelle tue vene la magia dell'azzardo.Ora la rotatoria a notte alta regala invece un senso di pace, incommensurabile quiete elargita dal due-pigreco-erre, smussamento paradisiaco dei tuoi spigoli interiori mentre giri intorno e nell'illusione della chiusura del cerchio, del meraviglioso ritorno a capo  è come se il signor Tempo che scorre in linea retta fosse magicamente fottuto.
Immagine: Francis Bacon, Selfportrait (1976)