Le Labrene

Babele


Ho in testa una confusione di dialetti, di accenti.Abitare e lavorare a Roma significa quotidiana pioggia di romanesco che ben presto si insinua nella mia cadenza già duramente provata dal campano declinato nelle sue molteplici varianti.In più c'è l'insidioso dialetto dei genitori, una sottovariante calabrese del Nord (Nord della Calabria, of course) che spesso si fa strada.Certe volte si mescola il tutto, così ribolle dentro di me un micidiale calderone linguistico: ecco perché in pubblico taccio spesso, non è solo la  timidezza a frenarmi, è che prima di parlare faccio un'immensa fatica a tradurre.