Le Labrene

Una rinuncia


Guardo la gente in metro che legge. Romanzi o giornali, cazzate o roba interessante, la gente legge spesso per passare il tempo."Passare il tempo", che brutta ed inquietante espressione.Nel mio tempo sulla metro leggo pure io però mi distraggo spesso.Quel superclassico dell'Ottocento che leggevo ieri, per esempio: il proliferare di dettagli nell'impossibile storia d'amore mi faceva staccare continuamente gli occhi dalla pagina: che profondità di visione, mi dicevo, ma che noia.Forse vivere sprofondati in un mondo fatto di immagini anche vane rende impossibile seguire le minuziose descrizioni letterarie di ambienti e di cose, mi sono detto.Certo che rinunciare a leggere le ultime 100 pagine di un libro che ne conta 400, sa un po' di beffa, ho pensato.Eppure ho dovuto smettere. Certamente Pietro Citati mi fucilerebbe, ma tant'è.