Le Labrene

Formiche a colazione


Mi alzo intontito alle sei del mattino e per la colazione entro nella cucina dove il disordine regna sovrano mentre i miei due coinquilini, quei fottuti fortunati minchioni possono permettersi di dormire ancora perché loro non lavorano all’altro capo della città, no, a loro non è toccato questo, come invece è toccato a chi scrive.Così, aggredito ancora dai fantasmi della notte che stentano a dileguarsi, cerco di prepararmi una tazza di tè verde, stendo la piccola tovaglia sul tavolo, prendo quei meravigliosi biscotti rotondi dalla credenza e la marmellata di lamponi dal frigo.Poi, dopo queste procedure mattutine portate a termine in uno stato di trance robotica, siedo finalmente al tavolo con gli occhi semichiusi, rinfrancato dall’aroma del tè verde, spalmando la marmellata di lamponi, ruminando in bocca un biscotto.Così,ecco che i miei occhi lentamente si spalancano del tutto e guardo un po' in giro nella luce del mattino: cazzo, come stiamo trascurando questa casa, mi dico mentre osservo la cucina dove il disordine regna sovrano e dove sovrane regnano le formiche organizzate in lunghe file militaresche che si allungano sul pavimento e sulle piastrelle delle pareti, stakanoviste formiche che calpesto leggermente mentre leggermente assaporo un biscotto, mentre i fottuti coinquilini dormono il sonno degli inconsapevoli che trionferanno sempre e comunque in questo fottuto mondo ed è già molto tardi, è veramente molto tardi ed io devo correre a vestirmi per non perdere l’autobus.