Le Labrene

Il pensiero più ripugnante


Certe volte, esasperato dal periglioso mare magnum cattolico in cui come italiano navigo fin dalla nascita, disperato ed  affamato come un naufrago sulla Zattera della Medusa di Gericault, ho pensato ingenuamente di convertirmi a qualche variante nordica del cristianesimo ma quell’idea della predestinazione proprio non sono mai riuscito a buttarla giù.In più leggendo qualcosa sull’intollerante Lutero, compulsando qualche pagina sul fanatico Calvino, inorridendo di fronte a  certe derive anabattiste ho capito che non sarò mai un buon protestante.Non sono e non sarò mai  d’altronde un buon cattolico, come diavolo potrei esserlo, però anche l’ateismo adesso comincia a sembrarmi una chiesa, intravedo ormai qualcosa di rigido e dottrinario in esso .Mi attesto perciò attualmente su facili posizioni agnostiche, mi muovo quindi con finta disinvoltura in una sorta di limbo, dio è un’ipotesi che certe volte mi sembra suggestiva ma più spesso mi lascia indifferente.Bisognerebbe forse non farsi troppe domande e  starsene al sole come certi animali. Lasciarsi arrostire dal sole e pensare solo a mangiare bere e copulare, pensare solo a quello, sperare solo nel sole e bearsi della pancia che si riempie, come certi fortunati animali. Ma forse questo, in tutta l'ingarbugliata faccenda, è il pensiero per me più ripugnante.