Le Labrene

Ricordi d'ubriachezza


Non so perché mi sia tornato in mente questo ricordo mentre rido e scherzo con voi, intorno a questo tavolo e poi a quest'ora, col barista impaziente di mandarci via, a quest'ora della notte, quando si dovrebbe solamente ritornare a casa, come una volta cercavano di fare, senza riuscirci peraltro, come una volta cercavano di fare i bravi ragazzi.Così ecco, la birra è scura e meravigliosamente spumosa ed i nostri occhi sono lucidi e voi mi sembrate molto più amici delle altre volte, sapete?Allora guardo mentre beviamo quella lunga crepa nel legno che riveste il muro, forse ho paura, ma che importa, che importa anche se mezzanotte è passata da un pezzo, tanto ci siete voi e poi quel barista non è neanche tanto robusto.Però però questo ricordo che mi è tornato in mente all'improvviso rischia di diventare peggio di quella crepa, sapete? Oh, come vorrei farvelo sapere nonostante mi senta sempre più ubriaco, come vorrei farvelo sapere.Ero ubriaco anche tanti anni fa ma più solo di adesso, era un pomeriggio d'inverno però ed io camminavo sul lungomare, tra tanta gente nel tempo clemente del Sud, tra tanta gente senza volto nè nome.Ero ubriaco e avrei voluto vomitare ma mi vergognavo di farlo davanti a tutti.I gabbiani volavano sull'acqua, i passanti mi sfioravano senza accorgersi di me, il mare era fetido.Certo ero più giovane di adesso, ma non vorrei indietro quel dolore.E allora non vi dico niente e guardo la birra scura come se ci fosse dentro la torba, come se fosse l'acqua scura di Loch Ness, come la guardavo a Loch Ness, l'acqua scura capace di contenere qualsiasi mostro.Forza, amici, beviamoci un'altra pinta e poi andiamo a casa!Immagine: Jack London