La strada deserta delle tre del mattino e lucida di pioggia ed io che già mi figuro il verde oppure il rosso o il giallo lampeggiante del semoforo laggiù in fondo e preparandomi a questo trovo invece una nuova enorme rotatoria con una grande aiola al centro (erba verdissima fradicia di pioggia), bellissima magnifica rotatoria che percorro incredulo e beato nella notte, così incredulo e beato che continuo a girare per un pò perchè non c'è nessun altro che mi segue o precede e poi nessuna fretta ed è bellissimo e da matti girare così.
Sempre più rotatorie al posto dei vecchi incroci, eppure anche i vecchi incroci avevano il loro fascino: ecco, arrivavi con la tua macchina e trovavi tutte quelle vie che si dipartivano e ti percorreva sempre il brivido del rischio, scorreva nelle tue vene la magia dell'azzardo.
Ora la rotatoria a notte alta regala invece un senso di pace, incommensurabile quiete elargita dal due-pigreco-erre, smussamento paradisiaco dei tuoi spigoli interiori mentre giri intorno e nell'illusione della chiusura del cerchio, del meraviglioso ritorno a capo è come se il signor Tempo che scorre in linea retta fosse magicamente fottuto.
Immagine: Francis Bacon, Selfportrait (1976)
Inviato da: elf_8
il 17/04/2010 alle 01:19
Inviato da: fata_dibosco
il 17/04/2010 alle 01:09
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il 05/04/2010 alle 06:06
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il 04/04/2010 alle 10:26
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il 22/03/2010 alle 10:27