Blog
Un blog creato da tomthumb il 20/08/2007

Le Labrene

Father was teaching us that all men are just accumulations dolls stuffed with sawdust swept up from the trash heaps where all previous dolls had been thrown away the sawdust flowing from what wound in what side that not for me died not

 
 

ULTIMI COMMENTI

a volte.. tornano! :-)
Inviato da: elf_8
il 17/04/2010 alle 01:19
 
Tom?!? :)... notizie please! ;)
Inviato da: fata_dibosco
il 17/04/2010 alle 01:09
 
che palle
Inviato da: buknowski
il 05/04/2010 alle 06:06
 
Con rispetto..ti aspetto, Milena
Inviato da: ladymiss00
il 04/04/2010 alle 10:26
 
E dunque ci siamo... me ne dispiace ma capisco. Mi associo...
Inviato da: ellafurospia
il 22/03/2010 alle 10:27
 
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

ma.centiniBrimbrilla88alexzoninmarcantoniopandrea.marion1991tomthumbspagnologspaololivia.di_colat.cangemimarios1959sntluipb_torinogres0brittoli1945grazianari
 

FACEBOOK

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 

 

« Traveling songRenato Rascel »

Lettera per chi va e per chi resta

Post n°240 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da tomthumb

E poi quando succede dici ok me l'aspettavo perché prima o poi doveva accadere prima o poi sarebbe accaduto precisamente così, con una telefonata che ti butta giù dal letto alle sei del mattino e ti dice che è successo ed allora è solo questa slavina di ricordi che comincia a prendere il suo posto e tu magari per qualche malinconica magia ridiventi piccolo e quell'omone ti porta con lui nel bosco dell'avventura, quell'omone col fucile a tracolla che ti sovrasta o ti racconta come tante volte e come l'ultima volta quelle storie di guerra in cui riuscì sempre a cavarsela, la Germania e la Grecia e l'Olanda, quell'omone che quell'ultima volta sedeva di fronte a te rimpicciolito dagli anni e sorridendo con fatica attraverso la ragnatela di rughe familiari sapendo che tutti e due sapevate benissimo che sarebbe dovuto succedere prima o poi.
Così mentre scendevi la scala quell'ultima volta e lui continuava a sorriderti seduto al focolare la tua mente era attraversata come forse la sua da quel pensiero che adesso è diventato certezza.
Così ora non riesci a far a meno di ricordare quelle sue telefonate improvvise, le fiammate di preoccupazione e di rimprovero per te che ti risultavano così fastidiose, come quella volta che camminavi stupidamente nella notte estiva di Porta Genova e c'era la sua disperata ansia, il suo affetto offeso dietro la voce burbera che ti faceva arrabbiare tanto.
Allora non capivi, adesso sì ma non ha importanza questo, adesso.


Seduto in questa strana giornata sul ciglio della strada mentre nel cielo veleggiano nuvole di malinconia: la vita gioca il suo maledetto banale gioco, qualcuno resta, qualcuno va via.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Labrene/trackback.php?msg=8290355

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
odisseando
odisseando il 18/01/10 alle 00:01 via WEB
... anche questo post, questa slavina è una sorta di vizio che ti ucciderà. che non sarà fumare o bere. ma è qualcosa che ti porti dentro: cioè vivere.
un abbraccio empatico...
 
 
tomthumb
tomthumb il 13/02/10 alle 12:50 via WEB
un abbraccio empatico e tiburtino...:-)
 
Itsoh
Itsoh il 08/02/10 alle 23:06 via WEB
letto tardi. forse troppo. ma abbraccio empatico uguale.
 
 
tomthumb
tomthumb il 13/02/10 alle 12:48 via WEB
grazie, ricambio empaticamente l'abbraccio.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963