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Un blog creato da tomthumb il 20/08/2007

Le Labrene

Father was teaching us that all men are just accumulations dolls stuffed with sawdust swept up from the trash heaps where all previous dolls had been thrown away the sawdust flowing from what wound in what side that not for me died not

 
 

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Borrelli sull'autobus 40

Post n°176 pubblicato il 06 Marzo 2009 da tomthumb

Poche ora fa, in piazza dei Cinquecento, a Roma, sono salito sull'autobus 40, e vi ho trovato, seduto come un tranquillo comune cittadino che prende l'autobus, Francesco Saverio Borrelli.
Cioé, non l'ho riconosciuto subito, l'ho guardato in faccia mentre obliteravo il biglietto e mi sono detto quella classifica frase che uno si dice in tali casi "Ma dove diavolo l'ho vista questa faccia?".
Poi, abbastanza presto per la verità, ho realizzato: "Cazzo, Borrelli! "mi sono detto mentre prendevo posto a qualche distanza da lui.
Così, mentre tenevo d'occhio la nuca di quell'anziano autorevole uomo di legge e  spiavo pure il suo riflesso sul vetro del finestrino e l'autobus girava prima intorno al fontanone delle Naiadi e poi si precipitava giù per Via Nazionale,  mentre accadeva tutto questo, mi si è srotolata nella mente grande parte della recente storia giudiziaria d'Italia.
Ho ripensato agli anni del Pool, a quel clima  che si viveva allora, forcaiolo per qualcuno, di rigenerazione per qualcun altro e  a cosa può essere rimasto di quel tempo nella realtà attuale.
Poi ad un certo punto Borrelli si è alzato per scendere e mi è sembrato più alto di quanto pensassi avendolo visto solo in televisione o in fotografia e assurdamente mi sono ricordato di quel servizio del Venerdì di Repubblica letto alcuni anni fa in cui compariva una foto di Borrelli a cavallo, qualcosa che allora mi sembrò un po' grottesca, una parodia di una statua equestre che già risulta qualcosa di involontariamente parodico, ma tutto sommato quella foto era in linea col personaggio, non saprei spiegare bene perchè.
Così prima che Borrelli, cavallerizzo provetto nella mia memoria e infreddolito in un elegante loden davanti ai miei occhi adesso,  scendesse e scomparisse nelle profondità serali di Torre Argentina, mi è venuto da pensare, chissà perchè,  a quell'altra foto, quella di Tonino, il popolano Tonino, ritratto sul trattore...
"Ma cazzo, quei due come facevano a capirsi?" mi sono detto.
Poi l'autista mi ha avvisato che eravamo arrivati al capolinea ed allora sono sceso e ho fatto quattro passi, guardando il fiume che scintillava tranquillo e rabbrividendo per il freddo intenso.

 
Rispondi al commento:
slippery.zone
slippery.zone il 15/03/09 alle 00:28 via WEB
E Ayala a Piazza Navona? Me ne andavo a fotografare il mondo con il mio fido Zeb allorquando proprio davanti alla fontana dei 4 fiumi s'è aperto un magnifico portone verde. Stavo guardando i balconcini sopra alle nostre teste pensando che sono famosi in tutto il mondo e mentre guardavo colare il fuxia dei ciclamini s'è aperto il portone ed è uscito un uomo sulla settantina di un'eleganza eccessivamente curata, e il passo di chi se l'è cavata bene tutta la vita, poi ho rimesso in moto qualche vecchio tg con la memoria ed è stato certo che il signore fosse il giudice Ayala anche lui, come Borrelli, con una giacca Loden e un berretto uguale di una sfumatura più scura del verde del giaccone...Dava l'impressione di uno che esce da casa sua. Il passo era quello anche se non aveva la busta dell'immondizia in mano. Si capiva bene e ho voluto sbirciare il citofono: Ayala. C'è chi sopravvive a Falcone e Borsellino.. Chissà perchè..
 
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