Era Domenica, forse un paio d'anni fa.
Il sole di mezzogiorno era crudele con la sua luce, col suo calore. Il cielo mi abbacinava col suo azzurro impietoso.
Io, da solo, gettato come un fuscello nell'estate maledetta che trionfava, gettato come una cosa da niente in quell'estate maledetta, su quel terrazzo.
I rumori di lontane voci sulla strada, quei soliti pensieri intorno a Commare Secca.
Poi, la televisione accesa in cucina con quel vecchio filmato di Luigi Tenco, quella canzone.
Perché qualche volta qualche maledetto dettaglio ci ricorda che abbiamo un cuore?
Volevo starmene così, da solo, gettato nel mondo, come una cosa da niente, nell'estate maledetta che trionfava.
Inviato da: elf_8
il 17/04/2010 alle 01:19
Inviato da: fata_dibosco
il 17/04/2010 alle 01:09
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il 05/04/2010 alle 06:06
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il 04/04/2010 alle 10:26
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il 22/03/2010 alle 10:27