LACRIME AVARE
Solo un mano d'angelo intatta di sè, del suo amore per sè, potrebbe offrirmi la concavità del suo palmo perchè vi riversi il mio pianto!
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch’essi una loro storia. Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te. Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde. Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine. Al di là d’una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere. Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito. Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati d’essere felice.
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Manoscritto del 1692
trovato a Baltimora
nell'antica Chiesa di San Paolo
Perchè ti voglio bene
"Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato ed ho sperato che tu mi rivolgessi la parola, anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o ringraziandomi per qualcosa di buono che ti era accaduto ieri, però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti per andare a lavorare.
Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi in casa per vestirti e sistemarti, sapevo che avresti avuto del tempo anche solo per fermarti qualche minuto e dirmi "Ciao"; però eri troppo occupato. Per questo ho acceso il cielo per te, l’ho riempito di colori e di canti di uccelli per vedere se così mi ascoltavi, però nemmeno di questo ti sei reso conto.
Ti ho osservato mentre ti accingevi al lavoro e ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno, con le molte cose che avevi da fare, suppongo che tu sia stato troppo occupato per dirmi qualcosa.
Al tuo rientro ho visto la stanchezza sul tuo volto ed ho pensato di rinfrescarti un poco facendo cadere una lieve pioggia, perché questa la portasse via, il mio era un dono, ma tu ti sei infuriato ed hai offeso il mio nome. Desideravo tanto che tu mi parlassi…. c’era ancora tanto tempo ho pensato.
Dopo hai acceso il televisore, ti ho aspettato pazientemente, mentre guardavi la TV, hai cenato ed immerso nel tuo mondo ti sei dimenticato nuovamente di parlare con me.
Ho notato che eri stanco ed ho compreso il tuo desiderio di silenzio e così ho fatto scendere il sole ed al suo posto ho disteso una coperta di stelle ed al centro di questa ho acceso una candela: era uno spettacolo bellissimo, ma tu non ti sei accorto di nulla.
Al momento di dormire, dopo aver augurato la buona notte alla famiglia, ti sei coricato e quasi immediatamente ti sei addormentato. Ho accompagnato i tuoi sogni con musica e dolci pensieri ed i miei angeli hanno vegliato su di te, ma non importa, perché forse nemmeno ti rendi conto che io sono sempre lì con te.
Ho più pazienza di quanto t’immagini, mi piacerebbe pure insegnarti ad avere pazienza tu con gli altri. Ti amo tanto che attendo tutti i giorni una preghiera, i doni che ti ho dato oggi sono frutto del mio amore per te.
Bene, ti sei svegliato di nuovo ed ancora una volta io sono qui ed aspetto, senza nient’altro che il mio amore per te, sperando che oggi tu possa dedicarmi un po’ di tempo. Buona giornata."
Tuo papà Dio
Pablito vorrebbe urlare perché i morsi della fame gli lacerano l'anima
ma non ha nemmeno la forza di emettere un lamento
negli occhi la disperazione ma soprattutto una domanda ,..perché
perché non ha una madre che gli asciuga le lagrime
perché non ha un padre che lo protegga dal mondo
perche' ..perche'..perche'
Pablito ha otto anni ma il suo corpo ha subito la devastazione che neanche 100 anni formerebbero
Pablito ha i sogni asciutti come asciutti sono i suoi occhi
ha occhi neri grandi se li guardi nel suo interno c'e' un mondo diverso
Pablito ha conosciuto solo urla rumori e cattiveria
la sua casa e' la strada il suo tetto e' il cielo
Pablito ha i piedi nudi non ha mai portato scarpe
trova sollievo soltanto quelle poche volte che respira la morte dentro una busta di plastica
Pablito e' uno cento mille bambini occhi meravigliosi che camminano nell'indifferenza
Pablito non lo sa e forse mai lo saprà ma esistono altri bambini
bambini che piangono grosse lagrime perché vogliono un abito firmato
soffrono perche' alla playstation non riescono a finire un livello
vengono sgridati dai genitori perché non vogliono mangiare la verdura
si lamentano perché devono mangiare una merendina invece che un'altra
e si domandano perche' .perche'.perche'.
Pablito non conoscera' mai la gioia morira' a 10 anni
la sua morte sara' per lui una liberazione
allora sono io a domandarmi finche' vivro'
perche'... perche'... perche'...
A. Fontana
Questo premio mi è stato donato dalla mia cara amica.
notte inoltrata BLOG
http://spazio.libero.it/notteinoltrata/
Con questa motivazione:
Perche ciò che scrive...trova sempre un riscontro nel mio modo di pensare e di vivere e sa evocare in me riflessioni e ricordi.
I MIEI BLOG AMICI
COGLI QUESTO PICCOLO FIORE
"Cogli questo piccolo fiore prendilo. Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.
Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano - e coglilo.
Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.
Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finché c'è tempo - e coglilo."
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Post n°116 pubblicato il 30 Novembre 2008 da lacrimeavare
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