CAMMINO NELL'ANIMA..

FINALE DEL RACCONTO"COS'E' LA FOLLIA?"


 Nel '78 la sinistra di Berlinguer fece chiudere definitivamente i manicomi in Italia facendo approvare la legge 180 o legge BasagliaPrecisamente il 13 maggio 1978, trenta anni or sono, fu promulgata la legge che introdusse in Italia una profonda riforma psichiatrica in base alla quale fu anche possibile la chiusura dei manicomi.La legge 180 è ancora oggi oggetto di discussione, Secondo numerose associazioni di familiari va migliorata, mantenendo fermi i principi antimanicomialisti e il riferimento al territorio come luogo principale di cura e accoglienza della persona affetta da disturbo mentale. La vita di Carlo è stato un cammino nel tunnel della pazzia alla ricerca di un uomo mai trovato, mai vissuto. I giorni erano tutti uguali per lui…e il suo mondo era una giostra dell’orrore per tutti, vagava come un animale solo, evitato come la peste.    Ora era giunta l’ora...e Laura era li.rimase in silenzio con un taglio sanguinante nel cuore,impotente di fronte al peggior nemico della vita, la morte. Fece un sogno di quelli che si confondono con la realtà. Si era vista in una stanza illuminata dalle prime luci del mattino che filtravano dallo scudo leggermente aperto di una finestra, camminava in punta di piedi per non fare rumore, perché era presto, e non voleva svegliare chi riposava, si era avvicinata al letto di un uomo e si era chinata per guardare i lineamenti del suo viso…l’ho riconobbe era Carlo, alto 1,87 di bello aspetto capelli neri corvini leggermente lunghi in avanti che coprivano un lato del suo volto dai lineamenti delicati, occhi di un verde impenetrabile, labbra carnose, carnagione olivastra. Il suo abbigliamento sempre elegante, raffinato dal portamento distinto, garbata persona, avvicinabile, amorevole e dal cuore generoso, il tono della sua voce era una musica per lei. Si! Bello come il sole di primavera che ti scalda il cuore dal freddo dell’inverno…ma a un tratto, un soffio gelido pervase la sua anima rendendola glaciale, incapace di muoversi. Sentii un tonfo secco ben mirato al cuore, perché scoprì una verità raccapricciante. L’immagine di quell’uomo cosi splendida e perfetta tutto a un tratto sfuma in un volto sofferente e scarno, un corpo distrutto e consumato in una sola settimana dall’agonizzante cancro, i suoi bellissimi occhi erano oscurati da un velo bianco che gli impediva di vedere chi gli stava accanto…di colpo si ritrovò a vivere non più un sogno ma una raccapricciante realtà. Il suo caro fratello stava terminando prima del dovuto, a soli 39 anni, la sua vita.  Rimase in silenzio con il suo taglio sanguinante nel cuore, impotente. E in un istante i ricordi scorrono davanti a lei come l’acqua di un fiume impetuoso raccontandole la sua infame vita.
PolvereSporcai il mio viso fra le mura confusadella mia dimora.Mentre l’impronta del tuo profilo lasciainel buio della tua solitudine.Avrei voluto stringere le tue mani e baciarle,piegandomi su di te,come un ramoscellosospinto dal vento.Avrei voluto guardare i tuoi occhi e leggerela felicità impressa nel verde della tua malinconia.Tu sei stato il fratello sempre atteso,mai arrivato,poiché i tuoi pensieri erano sempre alla mercededei tuoi fantasmi…e il tuo mondo divorò la tua anima,i tuoi sogni,i tuoi ricordi, lasciandoti vuoto senza spirito.Avrei voluto far volare via la polvere dalle tue vesti,lasciandola trasportare lontana dal vento oltrel’immaginario della ragione.Ma come detrito rimasi sui tuoi vestiti a tenerti compagnia…Mentre le tue mani se ne liberarono con un gesto energico…pertornare nel tuo mondo di illusioni …dimenticandoti di me.
 PRIGIONIRADIME…