Rue Nungesser...

vita di filiale


cari amici voi, lo so che mi date per dispersa da mesi ormai, ma dovete sapere che ho da poco superato un periodo mooolto duro.come sapete, sono stata completamente assorbita dal lavoro, e per molto tempo non ho avuto voglia di scrivere, di fare praticamente niente, nemmeno di uscire piu del necessario e vedere gente, nemmeno leggere o fare qualsiasi cosa di bello che mi distraesse un po'.i primi 3 mesi di lavoro sono stati assolutamente grigi. assolutamente da dimenticare.ho attraversato un periodo di crisi, non una crisi amorosa, o che so io, una vera crisi esistenziale, che mi ha messo di fronte a tante tante domande, a cui ancora non so dare una risposta.in breve, non avevo voglia di alzarmi la mattina, troppo abituata ai coccolosi ritmi universitari. non avevo voglia di passare tante ore in un ambiente estraneo, ma se qualcuno mi avesse chiesto se sarei tornata di corsa a studiare, avrei risposto lo stesso di no. io non avevo voglia di far niente. insomma, sono stata colta da una specie di blocco psicologico proprio da neo assunta, proprio nel periodo in cui dovresti dare il massimo per metterti in buona luce e farti apprezzare.ogni mattina mi alzavo con un macigno sullo stomaco, perche gia sapevo che avrei trascorso le successive 10 ore di lavoro durante le quali avrei commesso una marea di errori di distrazione, errori contabili, errori di ogni genere, e che avrei dovuto sopportare in silenzio le facce grigie dei colleghi, i loro sospiri spazientiti, quache sguardo di disapprovazione. Cercavo di dirmi che era solo l'inesperienza a farmi sbagliare e che  con il tempo gli errori non ci sarebbero piu stati.Questa crisi mi ha colto decisamente alla sprovvista, non avrei mai immaginato che il "mondo del lavoro" insieme alle soddisfazioni, ai soldi e alle nuove conoscenze avrebbe aperto le porte anche ad una marea di ansie, di responsabilità, di notti praticamente insonni.fortunatamente, e secondo le previsioni di molti, era proprio l'inesperienza a rendermi così ansiosa e sempre in tensione. Da circa un mese e mezzo le cose vanno meglio, sono rilassata, ho imparato almeno gli elementi base del mio lavoro, e posso dire di essere autonoma sotto un certo profilo.L'ambiente della filiale mi piace molto. Siamo in 10, io sono la piu piccola, a volta mi sembra di essere con la mia famiglia. La filiale, essendo un open space, ci permette di stare insieme tutto il giorno, di conoscerci meglio, e di collaborare affinchè tutto il lavoro proceda nel modo giusto. stare in filiale, è come stare al mare. a qualcuno il paragone sembrerà un po' azzardato, eppure è così. stiamo al confine, siamo a stretto contatto con il pubblico, con i nostri clienti che conosciamo ad uno ad uno. Mentre i topi d'ufficio stanno solitari attaccati al pc tutto il giorno, noi fra le 200 operazioni al giorno che facciamo,conosciamo tutti, facciamo chiacchiere, e impariamo la preziosa arte di relazionarci con gli altri.fortunatamente tutte le crisi sono passeggere, aveva ragione il mio prof di italiano quando diceva che sono positive, e la parola CRISI deriva da una parola latina ( o greca???) che significa "trasformazione". e dalle trasformazioni in genere si esce piu forti e piu ricchi.sono contenta stasera, sono riuscita a mettere nero su bianco questo periodo, sono contenta di non aver lasciato morire il mio blog. questa serata è stata terapeutica, questo racconto è stato liberatorio.baci