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CONDANNATO


 Ruba un cane e lo cosparge di benzinaCondannato a sei mesi di reclusione e al pagamento di 400 euro di multa oltre al risarcimento dei danni patiti dalla parte civile: questa la condanna inflitta dal tribunale penale di Monsummano Terme a un uomo ritenuto colpevole di avere rubato, dopo giorni di appostamento, un cane nel comune di Massa e Cozzile e di averlo abbandonato dopo averlo cosparso di benzina 
Lucca, 12 marzo 2009 - Il procedimento penale ha avuto origine dalla denuncia-querela presentata dal proprietario del cane, cui l’animale era stato sottratto nel mese di ottobre del 2006. La sera del furto, nel parcheggio di un centro commerciale in Lucchesia, alcuni giovani notarono un uomo bagnare il cane con della benzina. Al loro avvicinarsi questi fuggì con la sua auto, una Fiat Punto di colore nero, ma venne ben presto identificato, grazie alla segnalazione del proprietario del cane che, nei giorni precedenti, aveva notato più volte la Fiat Punto nei pressi della sua abitazione. L’uomo, appena venuto a conoscenza della denuncia nei suoi confronti, iniziò a perseguitare il proprietario del cane, fino a trascorrere intere giornate davanti alla sua abitazione con atteggiamenti minacciosi, costringendo quest’ultimo a trasferirsi altrove con la propria famiglia. «Abbiamo appreso con soddisfazione di questa condanna, ottenuta grazie alla riforma del Codice penale introdotta nel 2004 con la legge 189 in materia di uccisione e maltrattamento di animali, che punisce non solo i comportamenti cruenti e le condotte omissive quali l’incuria e l’abbandono, come è confermato da costante giurisprudenza, ma anche il tentativo di uccisione o maltrattamento sia esso compiuto o incompiuto», dichiara Ilaria Innocenti, del settore cani e gatti della Lega Anti Vivisezione. «A seguito di questa condanna — ha aggiunto Ilaria Innocenti — , considerata la gravità di quanto accaduto e di quanto sarebbe potuto accadere al cane, la LAV chiede al sindaco di Lucca, comune di residenza del condannato, in qualità di massima autorità sanitaria e responsabile del benessere degli animali, di vietare allo stesso la detenzione di qualsiasi animale, anche perché è nota l’esistenza di una nuova denuncia contro di lui per un altro episodio di maltrattamento di animali».