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IL REGOLAMENTO


 In bici con il cane al guinzaglio? Il Comune lo vietaPalazzio D'Accursio vara disposizione per difendere la fauna urbana. “Difesi” persino i crostacei: si potrà ancora cucinarli, ma è “vietato produrre sofferenze non necessarie”  
 Bologna, 17 marzo 2009 - Vietato "condurre animali al guinzaglio con biciclette o moto”. E' questa una delle disposizioni contenute nel primo regolamento varato dal Comune di Bologna per difendere la fauna urbana con multe fino a 500 euro (in qualche caso è prevista anche la confisca amministrativa degli animali) per chi non li rispetta. Ci sono misure inedite, come quella che proibisce di “allevare animali al fine di ottenere pellicce”, ma anche il divieto di sfruttare gli animali per chiedere l’elemosina, specie se sono cuccioli fino a cinque mesi, in gravidanza o malati. "Questo è un primo passo per dare dignità agli animali, non visti solo come bene di consumo”, spiega il vicesindaco ed assessore alla Sanita’ Giuseppe Paruolo. Nel regolamento, varato dalla Giunta comunale, si punisce anche l’omissione di soccorso in caso di investimento di un animale. Ma ci sono anche divieti piu’ sottili, come quelli di “separare i cuccioli di cani e gatti dalla madre, prima dei 60 giorni di vita, se non per gravi motivazioni certificate da un medico veterinario”. Proibito poi esporre gli animali in vetrina o venderli nei mercatini. Stop, addirittura, ai pesciolini dati in premio al Luna Park, così come “in sagre, fiere e in qualsiasi altro tipo di manifestazione o evento”. E a chi sgarra? “Viene ordinata la chiusura o la sospensione dell’attività per l’intera giornata, oltre all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria”. I cani potranno continuare ad andare sui bus, ma quelli di grossa taglia solo “con guinzaglio o museruola”. E soprattutto solo uno per ogni accompagnatore. A casa ogni cane deve avere almeno nove metri quadrati di recinto e l’uscita giornaliera garantita. Proibito tenerli tutto il giorno alla catena, che in ogni caso deve essere lunga almeno otto metri. Il regolamento del Comune dà disposizioni dettagliate anche per uccelli, rettili e altre specie. E limita ad alcuni animali (cammelli, zebre, struzzi) il “personale” che può lavorare nei circhi. Ma anche qui, con una serie di requisiti sugli alloggi e il loro trattamento. Vengono “difesi” persino i crostacei: si potrà ancora cucinarli, ma è “vietato produrre sofferenze non necessarie” ad aragoste, astici e soci. MA QUANDO SI FARA' UNA LEGGE CHE PERMETTERA' AI CANI DI ENTRARE IN NEGOZI O RISTORANTI ED ALBERGHI. DICIAMO LA VERITA' CHE IN ITALIA TUTTI SPINGONO AFFINCHE SI PRENDANO CANI DAL CANILE E DOPO NON PUOI PORTARLI DA NESSUNA PARTE CHE SON MULTE....