Sono nata in Francia precisamente a Parigi, ma ho sempre vissuto a “ Salin de Giraud “ vicino ad i Arles in Provenzala mia cagionevole salute mi permetteva solo l’aria di mare. Primogenita del conte Vincent, ho due sorelle più piccole, Charlotte e Geneviève,nate da un secondo matrimonio di Mio Padre con l’austera Marlène.non ho mai conosciuto mia Madre ,morta dandomi alla luce,l’unica cosa che mi rimane di lei è il Nome“ALTHEA “ ed un cammeo con il suo dolce viso circondato damorbidi ricci rossi.Vivo le mie giornate chiusa tra le mura del castello,circondata solo dai miei innumerevoli servitori,in passato non mi sono mai posta molte domande riguardantila mia vita,Ma ora alle soglie dei 21 anni, la voglia di sapere , di vivere ,di conoscere il mondo al di fuori di queste mura si fa sempre più forte passeggiare sola per le vie del Villaggio sito ai piedi del castello ,di conoscere altre ragazze , condividere con loro il mio sapere.Ma tutto questo non posso farlo.Mi è proibito varcare i confini del castello,Non capisco tutta questa paura di Mio Padre, ho sempre accettatoI suoi consigli , il suo grande Amore per me, a volte soffocante.Il suo tenermi quasi nascosta al mondo.Cosi ho aspettato l’ennesimo viaggio di Papà Vincent, per sgattaiolare fuori da quelle mura che sento come una prigione
Come ogni Castello, anche la mia dimora è provvista di molti passaggi segreti…Uno di questi è proprio nella mia cameradietro ad un enorme quadro che ritrae la mia trisavola…un dipinto che fa trasparire tutta la sua bellezza…..occhi azzurro/verdi….. i capelli raccolti con qualche ciuffo che le incornicia il viso….Ha ragione Papà Vincent … la mia assomiglianza con lei è straordinaria…Ma quello che mi ha colpita è il suo bellissimo anello Nel buio della notte emana un piccolo scintillio..Ed è stato proprio questo a farmi scoprire il passaggio…..Appena lo tocchi ….il quadro gira su se stessoAprendo un piccolo passaggio segretoChe porta direttamente alla strada per il Villaggio.
La mattina è il momento migliore …nessuno mi cercaSono tutti impegnati nello svolgere i lavori quotidiani…. io come sempre sono nella mia stanza a dipingere ….Indosso il mio bel mantello rosso…ha un grande cappuccioCosi nessuno mi potrà riconoscere…… apro il passaggio percorroQuel cunicolo avvolto nella penombra…ed eccomi finalmente Libera.Cammino ammirando la folta vegetazione che circonda la stradagrandi alberi, fiori di ogni genere, animali che scappavano al mio passaggio…ed eccolo finalmente l’ingresso del Villaggio, l’emozione mi fa tremare le gambe, quanta gente, bancarelle stracolme di roba buona , profumi che riempiono l’aria.Il cuore che batte all’impazzata….Sono come una bimba è tutto nuovo per meMi fermo vicino ai carretti dei venditori, profumi che stordiscono….Presa da tutto questo non mi accorgo subito cheattorno a me ci sono solo uomini, donne anziane e bambini.Nessun giovane, per essere precise ,nessuna ragazza della mia età,non capisco, l’euforia in un attimo si trasforma in confusionemi aggiro tra la folla…. Un senso di inquietudine si impadronisce di me inciampo e nel cercare di rimanere in piediil cappuccio del mantello scivola..liberando la mia folta chioma Rossa È come se il mondo si fosse fermato di colpo,non odo più il vociare delle persone , ma solo silenziosi bisbigli… “ è Lei…” “ si..la Contessina …com’è possibile che sia qui “Ho tanta confusione , ma una frase mi ha veramente spaventata“ ora LUI sa…l’ha sentita …”“ dobbiamo allontanarci LUI arriverà ..”“ LUI CHI….” Non riuscivo più a pensare ….In un attimo il vuoto era intorno a me,le persone che prima sorridevano, ora mi guardavanoIn un modo strano, non capisco !!All’improvviso una voce roca“ Buongiorno Althea “Un vecchietto ricurvo che stava a malapena in piedi si materializzò davanti a me …Si stava inchinando per donarmi il suosaluto in modo adeguato, velocementeGli presi un braccio e con un timido sorriso gli dissi“ Non deve inchinarsi al mio passaggio non sono cosi importante “ “ Si che lo sei Althea .. sei la sola è unica che può salvare tutti noi la prescelta..“Rimasi stordita da quella frase ,ma prima ancora che io potessi dire una sola parolascomparve cosi velocemente come era apparso.Quella notte non riuscii a dormire,strani incubi popolavano il mio sonnoMI vedevo volteggiare nell’aria…..
vedevo la mia stanza….Freddo….. avevo tanto freddo….. passavo da un periodo all’altro….Mi vedevo vestita da sposaImmersa nell’acqua…mi mancava l’aria…stavo annegandoDue braccia possenti mi prendono……Ed un viso spaventoso si materializza vicino al mioRiuscii ad udire solo poche parole....“ FINALMENTE ALTHEA …TI STAVO ASPETTANDO “Continua.......