Diario Di Una Strega

13.32


Ero una foglia al vento. Rivoglio i miei 23 anni, quando nulla mi sembrava impossibile ed ero più bella ma inconsapevolmente. Avevo una bella idea di me stessa e pensavo di dover migliorare ogni giorno, di non dover avere la cellulite e la pancetta e di dovermi laureare.Poi ce l'ho fatta, mi sono inorgoglita e il baratro è stato vicino. Mi sono innamorata della superficialità, delle persone vuote. pensavo di dovermi divertire e ogni tanto penso di star pagando proprio adesso tutta quella leggerezza col mio peso interno ed esterno.Ogni tanto mi dico che posso ancora farcela. Che se me lo metto in testa posso arrivare sulla luna ma sono già stanca mentre ci penso, perchè?La so. Questa la so. Perchè penso di non meritarlo, perchè penso che se per strada si voltassero a guardarmi mi metterebbe in imbarazzo. La mia anima si vede ancora adesso, figuriamoci se non avessi la mia morbida corazza. Poi penso che avrei il diritto di avere la serena felicità di piacere soprattutto a me stessa. Avrei il diritto di sentirmi un po' superficiale, di coltivare il piacere di prendermi cura del mio corpo, della mia immagine.Poi ancora. Penso. Non è questo nè quello. Non devo convincere nessuno, nemmeno me stessa. Se amassi quel che sono, tutto sarebbe semplice. Allora era semplice perchè mi amavo, a giorni alterni, ma mi amavo.Avrei avuto la faccia tosta di scappare, di volare, di rinunciare, di dire NO. Perchè pensavo di avere tutto il tempo davanti ed ora che ho 32 anni, e di tempo ne ho eccome, mi sento spenta e vecchia e sola e senza speranze. Voglio un lavoro. Dopo il concorso me ne trovo uno e rimetterò tutto a posto come ho sempre fatto. Da sola, con le mie mani. Le uniche di cui possa fidarmi.