Lady G. & Mr Hop

QUINDICI PASSI


Quindici passi, Quindici semplici passi, uno dietro l’altro. Quelli che dal tuo ufficio arrivano al mio.Ricevi un mio messaggio su whatsapp mentre stai svolgendo una consulenza “Vieni qui”.A quest’ora non c’è più nessuno, la signora delle pulizie è ancora al piano di sotto, solo due uffici hanno ancora la luce accesa.“Vengo subito” ti giustifichi con la persona che stai seguendo, “Devo chiedere una cosa al collega prima che vada via”.15 passi. Entri nel mio ufficio. Ti faccio segno di non fiatare. Chiudo la porta.Non posso baciarti per non rovinarti il trucco, non posso cercarti il seno poiché nella foga rischierei di procurarti danni ai vestiti, non posso cercare il tuo odore lungo il collo poiché la barba di un giorno potrebbe arrecarti abrasioni.Ti giro con decisione, i tuoi palmi sul muro. Mi avvicino al tuo orecchio. “Non fiatare” ti dico sottovoce.La gonna sale lungo le gambe, la mano che scosta la mutandina, il sesso turgido puntano su labbra non pronte a riceverlo. Un leggera forzatura. Un’iniziale aridità cede in pochi secondi spazio ad un’ambra liquida, accogliente.Spinte decise, la pelle del mio sesso che scorre lungo le tue pareti. Ad ogni spinta i tuoi piedi si spostano sulle punte e le tue braccia faticano a reggerti sulla parete.Così in una sequenza continua. Silenziosa. Poi mi fermo.Un brivido dalla testa fino alla punta del sesso. Poi avverti un calore irregolare diffondersi in te.Ti sistemo la mutandina, lo stesso faccio con la gonna.Ti guardo con dolcezza. Ti apro la porta. Quindici passi.Mr Hop