Un nuovo viaggio...

Volevo solo ritirare la carta di credito


Mi hanno chiamata dalla banca per andare a ritirare la carta di credito. Finalmente!Parto tutta contenta, dopo aver chiesto un permesso in ufficio di quasi mezza giornata, perchè la mia banca è differente... nel senso che lavora differentemente dal resto del mondo. Apre dopo le 9 fino alle 13.30 e riapre alle 14.30 fino alle 15.45. Ora, partendo dal presupposto che (non lavorerete troppe ore...?) la gente normale che lavora in quegli orari è in ufficio, non potreste fare orari diversi in base ai giorni, in modo che noi poveri idioti possiamo raggiungervi...? Senza sottolineare che ho chiamato per 2 giorni continuamente e non mi avete mai risposto!!!In ogni caso arrivo in banca... L'operatore X (non si sa mai che qualcuno lo conosca...) è libero e nonostante la banca strapiena di gente, mi ci fiondo, scoprendo con mio giubilio che aspettano per lo sportello.In modo gentile e cortese faccio presente che i dati anagrafici che stanno utilizzando risalgono a 2 anni fa e che nel frattempo ho cambiato anche città, ma nonostante la precedente richiesta non sono stati aggiornati... Quindi cerca di aggiornarli direttamente lui (NON MI HA NEPPURE CHIESTO UN DOCUMENTO, NEANCHE PER IL RITIRO DELLA CARTA DI CREDITO...) ma il programma è bloccato dalla banca di Torino e non lo permette, perciò gli scrivo i dati su un foglio (devo andare in ufficio!!!) comprensivi di nome, cognome, indirizzo e n° di tel. Ovviamente gli chiedo di chiamarmi per darmi conferma che l'aggiornamento è andato a buon fine.Torno in ufficio e me ne dimentico fino a metà pomeriggio... Suona il cellulare, numero di Roma e non in rubrica, rispondo..."Ciao sono X. (già grandi amici...) Volevo avvisarti che è tutto a posto. Però il numero che mi hai scritto è diverso da quello sull'anagrafica. Lo devo cambiare o questo lo tengo solo per me...?"Risposta mia ovvia "No, cambialo perchè quel numero non ce l'ho più. Ma tienilo ovviamente anche tu che se ci fosse bisogno mi puoi sempre chiamare"E qui dimostro la mia stupidità... "Perfetto. Allora ti mando un messaggio con il mio cellulare, così quando vuoi... (lunga pausa)... mi puoi chiamare"La mia ingenuità "Ah, grazie! Così la prossima volta che ho problemi non chiamerò a vuoto sul fisso ma cercherò direttamente te. Immagino che tanto lo terrai acceso in orario di ufficio, quindi se lo trovo spento già so che non lavori.""No, è il mio privato. Così quando vuoi..."Panico!!! "Scusa devo scappare... suona il mio telefono. Allora grazie e ci... sentiamo..." Mi rendo conto che i troppi anni di fidanzamento e convivenza mi hanno davvero rimbambita. Sufficientemente da non capire quando uno ci prova e anche spudoratamente. Chissà dove avevo la testa.Ma non potevo solo recuperare la carta di credito...???