Uno dei più annosi problemi che affligge l'umanità contemporanea è il formarsi di batuffoli di cotone nell'ombelico. Non importa quanto un uomo possa essere attraente, bello, strafigo... se ha un batuffolo di cotone nell'ombelico il suo appeal crolla miseramente (questo non è il mio pensiero ma di chi ha scritto questo post su nonciclopedia), e non rimorchierà neanche una cagna randagia, almeno fin quando non si sarà lavato.Esistono diverse teorie che cercano di spiegare questo curioso fenomeno:Secondo il noto scienziato
Albert Einstein, i batuffoli di cotone nell'ombelico sono dovuti a una distorsione spazio-temporale che si verifica ogni volta che una giraffa si scaccola con la proboscide di un elefante, generando in tal modo una pioggia radioattiva che si deposita negli ombelichi degli esseri umani. Un bidello dell'università della
Svervegia ha ipotizzato che sia una conseguenza della terribile guerra termonucleare che scoppiò 12.000 anni fa tra gli
Atlantidi e una leggendaria civiltà precolombiana dell'America centrale. Un amministratore di
Wikipedia una sera si fumò un batuffolo di cotone che aveva trovato nel suo ombelico. Prima di morire per overdose, ipotizzò che quel cotone provenisse dalla
Giamaica.
Immanuel Kant, non avendone un'idea, passò la vita a chiedersi se fosse nato prima l'ombelico oppure il batuffolo di cotone. In realtà è solo colpa dello sfregamento della maglietta contro i peli, si formano le palline che poi seguendo il verso del pelo (sul petto dall'alto verso il basso e sull'inguine dal basso verso l'alto) finisco nel nostro simpatico buchino...