Convivenza con la mia disabilità

Sono decenni che convivo con la mia patologia, sono decenni che tento di essere più forte della mia disabilità. Ma ci sono sempre i soliti benpensanti che ti rompono le scatole che pretendono di insegnarti come comportarti e come vivere la tua disabilità perché loro hanno visto e quindi sanno. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. E tra vedere una cosa e vivere ce ne passa. Infatti mentre loro i benpensanti vedono io vivo mentre i benpensanti sono li sul loro piedistallo a dire, comandare e decidere io sono qui a fare i fatti. E mentre i benpensanti perdono tempo senza che se ne rendono conto a pensare a come criticare,giudicare, la gente vive sperimentando tante nuove esperienza di cultura, di panorami, di odori e di colori E a questi benpensanti che dicono che siccome la vita ha una fine e quindi una volta chiusa non ci ricordiamo nulla dico allora finitela di rompere le scatole a chi una vita ce l'ha e che soprattutto vive felicemente e non come voi che siete dei mediocri individui. NUNZIA ESPOSITO