Arte Cul-in-Aria

Promemoria natalizio


Qui il Natale si avvicina a grandi passi e io ancora non ho deciso cosa preparero' per la cena della Vigilia. Potrei togliermi il pensiero ordinando la cena al mio ristorante preferito come ho fatto negli anni passati, ma l'idea di mangiare i piatti freddi o riscaldati, cucinati la mattina perché poi nel pomeriggio il ristorante resta chiuso, francamente non mi va. E penso e ripenso, ma non so decidermi soprattuto perché voglio le cose gustose ma che non mi impegnino troppo né nella ricerca degli ingredienti né nella cucina vera e propria. E allora come antipasti faro': gli scampi all'aglio, l'insalata di mare e le tartine di crema di tonno. Come primo farei i tonnarelli al salmone e come secondo del pesce alla brace. Continuerei con il classico fritto misto di verdure che comprerei già pastellate se no mi affatico troppo e forse - forse - l'insalata greca. Finirei con il pandoro al tiramisu che non piace a nessuno. Ca va sans dire che dopo gli antipasti non mangerà più niente nessuno in quanto gli antipasti si chiamano cosi'  perché si antepongono al pasto e dopo che hai mangiato quelli il resto lo butti. Il pranzo di Natale invece è una gran pacchia perché si mangiano i resti della sera prima ... eheheh. Si comincia con l'insalata di mare avanzata e si va avanti con i cappelletti in brodo di gallina o di cappone e manzo, si continua con la carne lessa e l'insalata. Insistero' perché si finiscano i fritti della Vigilia e poi un festival di torroni, frutta secca, ricciarelli, panettoni e cosi' via ... alla faccia del diabete!                                            
Contrordine: Niente insalata di mare, fa schifo pure quella scondita.