Arte Cul-in-Aria

Lenticchie e zampone


Bene, siamo arrivati alla fine di questo mesto anno, ma ho il timore che il prossimo sarà anche più penoso. Per tirarci su di morale non ci resta che il cibo, ammesso che riusciremo ancora a comprarlo. Oddio, per la verità ci resterebbe anche un'altra cosa che è pure gratuita, ma chi ne ha voglia se la pancia è vuota? E allora concediamoci questa botta di ottimismo e contiamo quante più lenticchie possibili.Lenticchie e zampone (o cotechino)Si', lo so che tutti fanno un soffritto di olio, carota, cipolla e sedano, poi aggiungono il pomodoro e infine le lenticchie. Io invece le lenticchie le preparo cosi': un soffrittino con aglio, rosmarino e peperoncino. Aggiungo 3 o 4 pachino e poi le lenticchie. Faccio cuocere e, se il sugo si asciuga troppo metto un po' d'acqua e un dado. Quando le lenticchie sono praticamente cotte unisco il cotechino già cotto e tagliato a fette cosi' si insaporisce il tutto. Volendo proprio spappolarmi il fegato, unisco al soffritto iniziale un paio di salsicce. Ecco fatto!Sembra che lo zampone sia stato creato nell'anno del Signore 1511 da un cuoco di Pico della Mirandola il quale cuoco, onde evitare che la soldataglia di papa Giulio II che aveva assediato la città si fregasse i maiali - unico sostentamento dei mirandolesi - li fece macellare tutti (i maiali, non i mirandolesi) e per conservarne le carni s'invento' di tritarle e inzepparle nelle zampe anteriori degli animali stessi. Uno zampone che si rispetti non dovrebbe costare meno di 5 euro per avere un minimo di sicurezza che non si tratti di carni straniere, extracomunitarie, immigrate e vu' cumprà. Un abbinamento felicissimo è quello con le lenticchie e sulle lenticchie ci sarebbe da dire fino all'anno prossimo e io nun 'gnaa fo' ...