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Il colesterolo


La maggior parte del colesterolo presente nel corpo umano non è di origine alimentare ma viene prodotto dal corpo stesso (1 grammo al giorno rispetto a 0,3 grammi di quello alimentare). I principali organi coinvolti nella sintesi del colesterolo sono il fegato, le ghiandole surrenali e l’intestino. Il colesterolo presente nei cibi viene assorbito dall’intestino e trasportato nel sangue insieme ai trigliceridi.  I cibi che contengono colesterolo sono tutti di origine animale e ne sono ricchi soprattutto le uova, i crostacei, il latte,  il burro, la carne, i formaggi e il fegato. Il colesterolo può essere buono o cattivo. Non essendo idrosolubile è necessario che il colesterolo per raggiungere i tessuti sia legato alle lipoproteine. La maggior parte del colesterolo presente nel sangue è legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL-Low Density Lipoprotein) ed è chiamato colesterolo cattivo perché quando è in eccesso nel sangue si deposita nelle pareti delle arterie che si restringono causando l’infarto. Esiste però anche un colesterolo buono legato cioè a lipoproteine ad alta densità (HDL) che ha una funzione opposta a quella del colesterolo LDL, ovvero impedisce al colesterolo in eccesso di depositarsi nelle arterie. Nelle analisi del sangue troviamo tre valori per il colesterolo: Totale, HDL e LDL. Il parametro più importante da tenere sotto controllo è il rapporto tra il colesterolo totale e quello HDL che deve essere sempre inferiore a 5 per gli uomini e 4.5 per le donne e più il valore dell’indice è basso e minori sono le possibilità di andare incontro a malattie cardiovascolari. Le cause che portano a valori sballati di colesterolo sono essenzialmente due: iperalimentazione e sedentarietà. La dieta deve essere bilanciata e senza eccessi. Senza eccessi significa che la quantità di calorie ingerita non deve superare quella dispersa e bilanciata significa che delle calorie totali deve essere fornito il 50-65% dai carboidrati, il 10-20% dalle proteine e il 25-35% dai grassi. Importante è la qualità dei grassi che si assumono con la dieta: i grassi idrogenati (margarina, biscotti, merendine) che causano un aumento del colesterolo cattivo e una diminuzione di quello buono; i grassi saturi contenuti ad esempio nel burro, nella carne, nell’olio di cocco e di palma, i quali se è vero che aumentano il colesterolo cattivo aumentano però anche quello buono, perciò non sono così maligni e infine i grassi polinsaturi o monoinsaturi che diminuiscono il colesterolo cattivo e aumentano quello buono, ma non vanno usati in eccesso perché sembra che deprimano le difese immunitarie e diffondano il cancro, oltre naturalmente a contenere una botta di calorie. Importantissima abbiamo detto è l’attività fisica  come la corsa, il nuoto e il ciclismo che dovrebbero tenerci impegnati per almeno tre ore a settimana affinché il colesterolo HDL cominci a salire.Cibi ricchi di omega3 – salmone, tonno, halibut, sgombro, aringhe, trote, sardine e acciughe, merluzzo, trota, oli vegetali, avocado, cavoli, spinaci, soia e tofu. Benefici - i grassi omega3 abbassano il colesterolo totale e aumentano il colesterolo “buono” HDL contribuendo a mantenere il cuore sano, riducono i trigliceridi, regolarizzano la pressione arteriosa, migliorano la memoria la concentrazione e l’apprendimento, sono essenziali perché la pelle rimanga sana e vitale e ne contrastano l’invecchiamento, ostacolano la formazione di trombi, diminuiscono il rischio d’infarto, abbassano il rischio per alcuni tipi di cancro, diminuiscono i sintomi dell’angina e delle palpitazioni cardiache, sono essenziali nella gestazione, riducono il rischio di degenerazione maculare degli occhi, migliorano l'umore e riducono le forme di depressione, rinforzano il sistema immunitario, migliorano i sintomi della psoriasi, dell’artrite reumatoide, dell’Alzheimer, del morbo di Crohn, del Lupus, della schizofrenia, dei disturbi bipolari, della sindrome pre-mestruale e delle mestruazioni dolorose.  Attenzione allo stress: aumenta il colesterolo cattivo!