Laggiù

Post N° 118


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------ La stanza è buia, solo una finestra socchiusa lascia intravedere il muro di mattoni segnati dal grigiore del tempo, un intricato nido dove le intemperie hanno lasciato giorno dopo giorno, tracce indelebili del loro passaggio. In alcuni punti la patina di colore è stata trascinata a terra dal vento e dalla pioggia, facendo intravedere il rosso ricordo delle fiamme che hanno indurito la terra, dentro fornaci arroventate dalla fatica dell'uomo, cicatrici che nessun tempo e nessun luogo potrà mai sanare. Di notte quei mattoni feriti si animano della vita riflessa, ombre furtive giganteggiano deformi tra crepe saettanti e mute. Inconsapevole ospiti delle ombre scure, di oggetti ormai familiari e di voci sconosciute di cui non afferro il senso, sfocate nella distanza che priva di significato i sussurri che il vento porta.------