In un'Italia medievale famelica e stracciona Brancaleone, soldato di ventura, vaga al comando di un'armata di velleitari e disperati ancor più malmessa di lui. Salva fanciulle ma non ne approfitta (lo fanno gli altri), difende le città della costa dall'attacco dei musulmani, ma per poco non viene impalato. Sul punto di essere messo a morte dai turchi verrà salvato da un monaco che lo condurrà a una crociata in Terrasanta. Sbrigliata stravaganza in costume godibilissima per chi ha fatto il liceo e ha quelle memorie linguistiche: il cavallo è "lo malo caballo", i turchi sono "lo nero periglio". Grande trovata cinematografica di Monicelli (intervenuto anche nella sceneggiatura e persino nella famosa, orecchiabile canzone), capace di fare cinema autentico, nei segni dello spettacolo, dell'intelligenza e dell'umorismo. Alcune scene fanno parte della mitologia, riportata in molti film successivi, come la scena del duello fra Gassman e Volonté nel campo di grano che viene letteralmente mietuto dalle grandi spade. Memorabile la prova di Gassman acconciato (straordinaria la ricostruzione della corte bizantina). Una composta da Rustichelli. Cinque anni dopo il seguito: Brancaleone alle Crociate. da mymovies.it