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Antonello da Messina


Ritratto d'uomo Londra
Antonello da Messina Nacque a Messina nel 1425-30 circa.Il suo primo apprendistato si svolse probabilmente tra la natia Messina e Palermo. Si formò alla bottega del Colantonio a Napoli al tempo di Alfonso I che accoglieva artisti di varie provenienze soprattutto dalle Fiandre. Antonello da Messina si può definire uno dei più grandi pittori rinascimentali dell'Italia meridionale ed esponente della pittura fiamminga in Italia. Fonde insieme la cultura luministico-atmosferica fiamminga e la cultura prospettico-monumentale italiana. Compì numerosi viaggi fu a Venezia, Milano, in Provenza, a Roma.Tra il 1460 e il 1465 lo troviamo a Messina, la sua pittura in questo periodo è caratterizzato dalla presenza di elementi fiamminghi e provenzali per esempio nel San Girolamo penitente che si trova al museo nazionale di Reggio Calabria e nel Ritratto virile del museo di Cefalù.Dopo questo periodo, per circa cinque anni, compì altri viaggi di aggiornamento come dimostrano le opere che realizzò: il Salvator Mundi che si trova a Londra nel quale ci appare la conoscenza delle opere di Piero della Francesca sia nel senso volumetrico che nella semplificazione geometrica delle forme, senza rinunciare al colorismo tipicamente fiammingo. Sintesi perfetta del gusto per il particolare tipicamente fiammingo e di impianto spaziale pierfrancescano è la Madonna col Bambino della National Gallery di Washington.Ritornato a Messina eseguì numerose altre opere come il Politico di San Gregorio conservato al museo di Messina, l'Annunciazione oggi in cattivo stato di conservazione e il San Girolamo nello studio. Una delle opere più famose di Antonello è l'Annunciata la cui datazione è incerta ma che sembra posteriore al suo viaggio di Venezia effettuato nel 1475 dove seguì alcune opere come il San Sebastiano forse facente parte del trittico di San Rocco nella chiesa di San Giuliano. Ancora abbiamo la Pala di San Cassiano che oggi si trova a Vienna e che servì da modello ad altri artisti che dipinsero lo stesso soggetto. La Pietà del Museo Correr di Venezia risulta essere il punto d'arrivo della sua ricerca sul rapporto luce ombra, infatti il corpo di Cristo si viene a comporre grazie alla luce mentre il fondo rimane in ombra.
Nel 1476 Antonello ritornò a Messina dove restò fino alla morte che sopraggiunse tre anni dopo.  Nel suo testamento chiese di essere sepolto in un saio monacale. Divise la sua eredità in modo equo tra moglie e figli. La sua tomba è stata individuata a Messina nei pressi del Viale Giostra (Ritiro) in un luogo non molto distante dalla Badiazza e precisamente nella Chiesa di Santa Maria di Gesù Superiore.Non si formò nessuna scuola di pittori dall'eredità della sua pittura, in parte Marco Costanzo capì la sua rivoluzione, ma in Sicilia rimase un caso isolato. Diversamente successe a Venezia dove da Giovanni Bellini in poi i suoi modi pittorici furono pienamente assimilati.