Passione... Arte

Stanca ma entusiasta


Le ferie dovrebbero servire a riposarsi, invece sono stanchissima e ho le articolazioni indolensite. Ieri ho camminato per ore, senza una meta apparente, ma circondata da opere d'arte, che non mi stancherei mai di ammirare.La Meravigliosa Roma è stata l'ultima tappa del mio breve viaggio conclusosi in Bellezza. Alle 8:00 sono andata a visitare San Pietro, da cornice, la frescura del mattino e le celate voci di sottofondo, pochissime, considerata l'ora.A Roma cammino sempre per intere giornate, a piedi, senza sosta, mi fermo nelle piazze, dove non riesco più a scollare lo sguardo... e la sosta appare deliziosa, nell'attesa della ripresa, zaino in spalla, macchina fotografica e occhi curiosi.Nel mio lungo percorso di ieri, finalmente giungo alle Scuderie del Quirinale, la salita, la scalinata finale, ho un po' di fiatone... sono emozionata, finalmente vedrò quello che desidero da giorni, dal giorno della partenza, quando sul blog di un amico (grazie), leggo di questa Mostra, del mio adorato Antonello da Messina! Non potrei concludere meglio di così il mio viaggio, (nei giorni scorsi ho ripercorso i luoghi più belli della mia città, Messina), immersa dentro il sogno delle opere di Antonello, dei suoi "grandi" capolavori!
Accidenti... non avevo mai visto tutte le opere di questo grande uomo, che più che umano appare divino, per ciò che ha lasciato. Io non sono in grado di dire una parola di più, so soltanto che ho il cuore pieno di gioia e mai la stanchezza potrebbe offuscarne il ricordo. Erano le 11:00 quando osservai la coda all'ingresso... e le 12:00 quando finalmente riuscii a varcare la soglia del museo... come se provassi ansia di vedere tutto subito, come aver fame... ma la vista di questi capolavori ti riempie gli occhi, e guardi e divori ogni particolare, ogni minuzioso dettaglio... quelle di Antonello sono mani di un Angelo.... descrivere non potrà mai rendere l'idea di ciò che si vede con i propri occhi... Sarei rimasta incollata a quei capolavori, allontanarmi per passare all'osservazione del quadro successivo, mi creava sconforto, ma dovevo proseguire per lasciare posto ad altri... quando trovavo la scena libera, mi piazzavo di fronte all'opera, inforcavo gli occhiali e abbracciavo con lo sguardo... ciò  che osservavo, commentando a bassa voce... sembrava parlassi da sola! Ascoltavo i commenti e le osservazioni degli altri visitatori, come se sentissi mio ogni pezzo e volessi cogliere ogni sensazione di stupore e quasi incredulità, di chi come me si rendeva conto di aver avuto la fortuna di esserci.Quando a malincuore decisi di scendere le scale, recandomi verso l'uscita, mi fiondai sul libro, che racchiude tutte le opere, e ancora me ne impossessai, sfogliando le pagine una ad una e osservando furtivamente tutti i dettagli.Per finire, la saletta ove si proietta il filmato di Antonello, anche senza il posto a sedere, devo fare "indigestione" -non voglio perdere nulla- ...quando entro il filmato è già quasi finito, non importa, -gusterò il meglio- la conclusione, i commenti, i giudizi, ascolterò le parole di un figlio, che ne descrive il carattere, e ne giudica l'operato, _DIVINO_. Mai parole furono più  commoventi... Esco dalla saletta in lacrime. Infine lascio il museo (ORE 16:00).Titti è tornata. Sto bene e sono ricca di emozioni da regalare. Un abbraccio a tutti  quelli che sento AMICI!