Passione... Arte

Il richiamo dell'Arte


Eccomi qui, seduta davanti a questo monitor, 
che mi mette in comunicazione col mondo... ed è proprio un mezzo che amo e a cui non so davvero rinunciare, perché parlare con amici o familiari, è si gratificante, ma sapere che hai una finestra aperta, dove chiunque possa leggere ciò che incidi, è ancora più emozionante,  e penso chiunque abbia un blog provi le mie medesime sensazioni, nel voler comunicare ciò che gli sta più a cuore, sia che si tratti di sentimenti provati per la persona del cuore, sia che si tratti di vere e proprie passioni, come in questo caso lo è la mia. Ogni qual volta io stia per prendere direzioni che mi portano ad allontanarmi dalla mia passione, ecco che l'arte, mi richiama a se, quasi afferrandomi dai capelli, e volentieri mi affido alle sue mani, per farmi ancora una volta catapultare in questo vortice che di razionale ha ben poco, ma che di emozioni riesce sempre a trasmettermene, a me personalmente, ed ho anche avuto modo e maniera di verificare che riesce a coinvolgere anche coloro che più volte hanno un po' arricciato il naso, pronunciando le parole: "Arte? io ci capisco poco, no, non mi ci addentro perché sono negato", ecc.
Ebbene, quando ti rendi conto che le persone in questione si sono fatte prendere quasi quanto te, allora pensi, ecco, è fatta, sono riuscita ad emozionarmi ed emozionare, a coinvolgere chi mi ha accompagnata, chi mi da conferma che ho una buona influenza su sé... mi riferisco ad un mio caro amico, in particolar modo, che ha accompagnato la mia passeggiata artistica, immergendosi con me nel fantastico mondo di Tamara de Lempicka.
Sin dai primi post di questo blog ho pubblicamente decantato le caratteristiche e i pregi di questa artista, che attualmente è diventata un personaggio che va di moda.
Vedere le sue opere dal vivo, mi ha fatto compiere un passaggio nell'epoca in cui questa donna sofisticata, raffinata, estrosa ed esuberante ha vissuto, e mi sono sentita molto vicina al suo gusto, alla sua ricerca del particolare, ostentando tutto quello che era maggiormente apprezzato nell'epoca in cui visse, epoca di grande emancipazione femminile, mondanità, ambiguità sessuale, trasgressione, ... Tamara, una delle più felici incarnazioni degli anni ruggenti, personaggio di straordinaria longevità nell'aver occupato una posizione centrale rispetto a luoghi, eventi, atmosfere.
Ho apprezzato la sua tecnica pulita e netta, di ispirazione fiamminga, la sua metamorfosi; dapprima le sue opere erano avviate verso una sterile rincorsa alle ricerche "alla moda" , successivamente la sua fase romantica, impermeata di malinconica tristezza, e di assoluta padronanza della tecnica pittorica, notevole resa luministica , grande levigatezza.La mostra, decisamente autocelebrativa, come suggeritomi da un intenditore d'arte e insegnante, ma come poter muovere critiche in tal senso? Io proprio non potrei... beh che dire.. sono estremamente vanitosa, ostento anche troppo ... perdonatemi, sicuramente sarò disprezzata per questo, ma personalmente non me ne faccio cruccio e vado sempre avanti per la mia strada, quella che amo... Sulla freddezza della sua pittura, è vero, lo è talvolta, ma lo stile pulito e netto mi affascina,  mi ci rispecchio... ricordo il mio prof. che guardando i miei disegni dal vero, diceva... brrr che freddo!!
Un'ultima cosa per gli addetti ai lavori e appassionati: GRANDIOSA NOTIZIA; la mostra non termina oggi, bensì il 16 Febbraio!!!La MostraAperta dal 5 ottobre al 16 febbraio 2007, curata da Gioia Mori, organizzata da Arthemisia, e allestita a Palazzo reale a Milano (piazza duomo 12; telefono 02.875672, per prenotazioni 02.54919 www.tamaradelempicka.it orario martedì-domenica 9.30-19.30, giovedì 9.30-22.30, chiuso il lunedì