Passione... Arte

Pensieri molto a vanvera


Mi permetto una piccola provocazione: che diavolo vogliono le persone a questo mondo?Penso sempre di più, anzi sento sempre di più di essere fuori da questo mondo, un mondo dove le persone si incontrano senza provare nemmeno a iniziare a conoscersi, dove se chiedi a una ragazza di incontrarsi in un bar semplicemente a bere un bicchiere di vino e fare due chiacchere, vieni considerato alla stregua del peggior maniaco (come se la tua intenzione fosse di portartela a letto dopo due minuti...)E' un mondo dove si parla sempre meno,  o almeno si parla sempre meno guardandosi negli occhi, perché si fa molta meno fatica a scrivere un SMS, veloce, assolutamente impersonale, privo di ogni calore, magari per fare gli auguri di Natale a una persona che consideri il tuo migliore amico (credetemi, c'é chi lo fa); ci si barrica dietro a questo schermo, pensando in molti casi che sia il fine, e non il mezzo che dovrebbe portare a comunicare davvero con le persone.Ci si barrica dietro a scuse come "Ehhh, il lavoro mi porta via tanto tempo e tante energie" ..."Siamo sempre di corsa"....e argomenti di questo tenore, luoghi comuni; non escludo la loro verità, ma mi rifiuto tutt'ora di credere che non ci sia più, o che ci sia sempre meno, la volontà di scoprire la bellezza di un incontro, di una nuova conoscenza, il mistero di scoprire giorno per giorno, di volta in volta la persona che hai di fronte, di interpretare o di imparare a capire i piccoli, grandi segnali che ci invia, di imparare a conoscere i modi di pensare e portare l'altro a conoscere i tuoi, in uno scambio che penso ottimisticamente sia ancora un modo fantastico per arrichire noi stessi.Io, se non conosco una persona, non ho la presunzione di sapere a priori che rapporto ci potrà essere, se una semplice conoscenza, se una amicizia duratura e , nel caso conosca una ragazza, se ci metteremo insieme, se semplicemete avremo un'avventura di un giorno o di una notte o se saremo complici nel raccontarci le rispettive esperienze sentimentali, in un rapporto al limite del fraterno: NON LO SO, MA VORREI TANTO SCOPRIRLO.Io sono pieno di dubbi e mi pongo tante domande, ma pare invece che sempre più persone siano terribilmente sicure di tante cose, soprattutto di quello che una persona può volere da loro (almeno, io ho questa impressione); sinceramente faccio fatica a crederci, perché ogni persona è diversa dall'altra e dubito che chiunque possa sapere cosa ci si possa aspettare, senza cadere nei luoghi comuni del tipo: "Ci sta solo provando". E soprattutto non vedo la mia stessa curiosità di andare oltre, oltre a un nick o a un profilo su un sito internet, oltre a una prima impressione, di scavare appena sotto la superficie e vedere chi c'è dietro, di non scappare di fronte alle prime difficoltà o alle prime incomprensioni, senza voler davvero provare a risolverle, a capirsi.E alla fine tutti perdiamo qualcosa, rinunciando in partenza.Perdona amica mia questa benevola invasione, ma vorrei, tramite questa mia piccola provocazione, cercare di capire io stesso, oltre che di far capire, uno stato d'animo di delusione, non tanto per l'"anima gemella" che non c'è (tu sai che la mia condizione di scapolone impenitente non mi pesa), ma per le occasioni che ognuno di noi può perdere rifiutando a priori appunto di andare oltre o di avere quantomeno il coraggio di dirtelo chiaro e tondo, anche solo con un delicato "Guarda, non mi interessa".Mandatemi al diavolo, ma abbiate il coraggio di farlo.Chiudo perché se no questi pensieri diventano troppo a vanvera.Che la notte sorrida a tutti