Passione... Arte

Le notti dell'anima


Tante volte sentiamo il desiderio di raccontarci, lo facciamo con semplicità, per il piacere di dare parte di noi, regalare il nostro vissuto a chi è attento ad ascoltarci, a chi sembra far tesoro di ogni parola appresa, sembra attento nel voler capire, forse comprendere, e non penseremmo mai che questo qualcuno, a cui stiamo liberando parte di noi stessi, possa mai giudicarci; quindi le parole scorrono a fiumi, e non abbiamo schermi, svuotiamo il contenitore, liberiamo, facciamo spazio, purificandoci, ma mai volendo caricare l'interlocutore di un peso che non potrebbe sopportare, in quanto se decidiamo di aprirci, sarà soltanto per il semplice motivo che decidiamo che possiamo fidarci. Così diventiamo un tutt'uno con chi ci ascolta, o almeno dovrebbe essere questo l'intento. 
A volte capita che ci soffermiamo a pensare, riflettere, e chiederci se abbiamo fatto la cosa giusta nel rivelare parte di noi. Spesso la risposta pare essere affermativa; diciamo che noi crediamo al nostro istinto e al nostro intuito, che sappiamo bene di chi poterci fidare, e se lo abbiamo fatto, siamo certi che chi ci ascolta, mai potrà tradire la nostra fiducia.  Si... "belle parole", e mi piacerebbe poterci credere, ma mi accorgo, invece, e lo faccio a malincuore, che spesso la nostra fiducia è stata mal riposta; parole, emozioni, confidenze, sentimenti, battiti, vibrazioni, riposte in un luogo errato dell'anima di qualcuno, che invece anima in realtà non ha. Ci rendiamo conto di aver commesso uno sbaglio madornale, ci pentiamo e diciamo che siamo stati stupidi, nel voler credere a quello che le nostre sensazioni volevano suggerirci, mai niente di più sbagliato, un abbaglio clamoroso. Si cade, ci si fa male, ma ci si rialza, ancora doloranti, feriti, nei sentimenti, con il cuore a brandelli, senza forze, e con i propri sentimenti che ormai sono assottigliati come carta velina, sotto un macigno che ci è appena caduto addosso. Le ferite bruciano, fanno molto male...e non ci sono farmaci che possano guarirle, non ci sono parole che possano confortarci, non ci sono abbracci che possano alleviare questo atroce dolore. Forse solo il tempo cancellerà la piaga che ci portiamo nel cuore. Forse solo il tempo potrà rimarginare queste laceranti ferite dell'anima, le cicatrici pian piano scompariranno, molto lentamente... lasciandoci i ricordi, che pian piano svaniranno e saranno solo pagine sfogliate, un po' malconcie della nostra variopinta e dettagliatissima esistenza. Racconti, parole versate, a fiume, come lo scorrere lento di un oceano di lava calda e densa.  Cenere e lapilli, polvere e odore, che arriva pungente alle narici, odore di zolfo intenso, è l'amaro che ci portiamo nel cuore, ma anche questo ha un effetto benefico per l'anima; ci rende forti, ci rende capaci di lottare, difenderci, proteggerci, vincere, superare le difficoltà, lottare per ottenere ciò che ci è più caro. 
A tutti coloro che stanno lottando, a tutti quelli sconfitti, a tutti quelli che ogni giorno affrontano una loro piccola battaglia personale: non temete, non abbiate paura della sconfitta, cercate la forza in voi stessi, e abbiate fede, soprattutto abbiate fede in voi stessi. Solo così riuscirete a guardare avanti superando dolore e sconfitte. A una mia cara amica che ieri ha detto addio a una persona per lei importante.
A un mio caro amico che è in grado di provvedere ed essere forte ed agile, barcamenandosi con due piccoli angioletti a cui sa far bene da mamma e da papà. A un mio caro amico che lotta ogni giorno con i sentimenti dell'anima alla ricerca di se stesso e che sta affrontando una preoccupazione per un serio problema di salute. A una mia amica che è alla ricerca di se stessa dopo una sconfitta... A chi torna da un viaggio, desideroso di tuffarsi non più in un mare splendido come quello della Sardegna, ma immergersi nel mare di parole che ogni tanto travolgono chi ha deciso di  "seguirmi". A chi ha preferito "lasciarmi". E infine, soprattutto, a me stessa... perché ho deciso di andare avanti e superare tutto quello che è stato, e pensare solo a quello che sarà. Dolce notte di sogni, dolce notte di note... a chi passando non avrà il tempo di soffermarsi a leggere, ma vorrà soltanto respirarne appena l'odore che si diffonde tra queste pagine, che un buon profumo pervada la vostra anima e i vostri sensi. Piccole e morbide gocce, portate da un vento fresco.Buonanotte