Passione... Arte

Evanescente


Ti avrei cercato, da due giorni ti penso e vorrei vederti, ho poco tempo, sono stanca, mi sto lasciando andare, e non riesco a prendermi cura di me.. vorrei andare al sole, rigenerarmi, ritrovare quel caldo.. invece sono fredda dentro, e combatto contro me stessa con la forza che mi spinge ad esternare come vorrei, ad essere come desidero. Questi contrasti della mia anima mi rendono inquieta e instabile, indecisa sul da farsi.. ma ti ho pensato e lo avrai sentito, sotto un'apparente lastra di indifferenza, mista ad orgoglio.. Mi manchi, ti penso ogni giorno.. tu rimani fermo e immobile, tu non mi cerchi, ma sento i tuoi pensieri e penso che anche tu abbia voglia di rivedermi, chissà se è così, o se è solo frutto della mia immaginazione. Sono qui, che osservo immobile, e penso cosa meglio fare.. non so prendere una decisione e mi affido a questi tasti, perché non voglio far morire le parole.. preferisco dargli forma e creare un tralcio che si arrampica su un muro grezzo.. Sospiro .. ma non sto bene, mi sento accorata.. perché è come se avessi voglia di urlarti tutte le parole che muoiono dentro, ma non ci riesco, perché tu te ne stai fermo e immobile in un limbo, come nell'attesa di ricevere una scossa.. Quest'attesa mi fa male, non amo le vie di mezzo.. dentro o fuori.. ma ormai ci trasciniamo in questo vortice da quasi un anno.. un anno a pensarti e a sperare in qualche cambiamento, un anno che non ha dato alcun frutto, un anno sterile e sofferente, nel desiderio che prima o poi qualcosa arrivasse dal cielo, ma sono sempre una povera illusa perché nulla cambierà tra me e te, perché tu credi che io sia un blog vivente, anche se concretamente per te sono esistita, e avrei voluto vivere la vita accanto a te, condividere lo stesso suolo, passeggiando accanto a te.. sono solo i miei desideri che poche volte sono riuscita a realizzare perché in questo camminare insieme, il nostro percorso non aveva direzioni, nessuno ha deciso il da farsi, non c'è mai stato un chiaro dialogo e la mancanza di dialogo ha reso tutto maledettamente evanescente e angoscioso. Qualche volta sono stata bene, ma il mio era soltanto un desiderio, mai realizzato .. lo so che mi vuoi bene, a modo tuo.. ed io ti voglio molto bene.. ma non credo ci sarà mai la possibilità di comprendersi. Forse nelle nostre similitudini, siamo molto diversi... troppe volte ti ho detto addio e poi sono tornata sui miei passi, troppe volte mi sono sentita stanca, per la tua assenza..
Non capisco troppe cose, e non avrò mai possibilità di avere le risposte alle mie domande, perché tu sei fatto così.. ed io mi sento profondamente triste. Sei una persona dolce e sensibile, e questo mi è sempre piaciuto in te.. ma .. forse, ci sono troppi ma... parole sterili e inconcludenti che so che leggerai, anche sta volta, e forse non mi dirai.. «grazie per il post», come hai fatto altre volte, forse non mi dirai «scusa, per come mi sono comportato...» forse invece ci rivedremo e dimenticheremo queste parole.. cancellando la tristezza con un bacio... Forse dubiterai e ti chiederai ancora se il post è per te, perché io, «ho troppi uomini...» Tiziana  
  Kahlil Gibran Non sono né un artista né un poeta.Ho trascorso i miei giorni scrivendo e dipingendo,ma non sono in sintoniacon i miei giorni e le mie notti.Sono una nube,una nube che si confonde con gli oggetti,ma ad essi mai si unisce.Sono una nube,e nella nube è la mia solitudine,la mia fame e la mia sete.La calamità è che la nube, la mia realtà,anela di udire qualcun altro che dica:Non sei solo in questo mondoma siamo due, insieme,e io so chi sei tu.   Altre pagine del blog La Mia ArteSentiero Incerto       Viaggio nel tempo dei ricordi             L'incontro             Senso di colpa e...
 
 
 
Pensandoti, per te                                          Cercarti invano                                   L'attesa 
 
 
Quello che le donne non dicono mp3di Enrico Ruggeri