Passione... Arte

All'inferno (con me)


Volevo solo accogliere il tuo viso, tra le mie mani, avrei desiderato sfiorarti e accarezzarti con dolcezza se tu me l'avessi permesso. Avrei desiderato attirarti a me, avvicinare le tue labbra alle mie, respirare il tuo respiro, sfiorare le tue labbra, avrei.. ma tu mi hai allontanata, rigido come sei e statico, sei una lastra di ghiaccio permanente, nessun cuore potrà essere mai in grado di disgelare quest'involucro che ti porti addosso da ormai chissà quanto tempo.Impassibile, cuore irrigidito, impenetrabile a qualsiasi emozione, incapace di effondere e divulgare parole, gesti, attenzioni, chiuso in un guscio che ti impedisce di amare, che ti impedisce di guardare negli occhi e pronunciare il tuo sentire, forse perché un sentire dentro te non c'è; stridule le voci che sussurrano alla tua anima, non le ascolti, ti spaventano, le allontani, con astio, e ti allontani da me. Non parliamo alcuna parola, mentre vorrei spiegare come mi sento, ma è impossibile, capisco solo che sta marcendo qualcosa dentro me, lo sento dal sapore amaro che sto rimettendo... ho un bruciore lancinante allo stomaco, e il respiro si fa affannoso, il mio viso ora impassibile, ora disperato, affonda su un morbido cuscino quasi a voler affogare nel mio mare di disperazione.
Non sarò mai felice, non posso esserlo, il destino mi è avverso, nessuno gioirebbe della mia felicità, inutile ed agognata, spesso mi ha sorriso perfidamente, ingannevole, come volesse attrarmi nella sua rete, mi ha sfiorata e sedotta, mi ha fatto sognare, ha reso alcuni momenti indimenticabili e dimenticati oramai, non mi è alleata questa felicità, la tristezza è la mia amante, la malinconia la mia compagna di vita, il dolore è insito nelle mie vene e scorre a fiumi per fluire abbondantemente ed essere riversato e poi bevuto da chi ama cibarsene...Questo maledetto delirio di una notte infernale mi accompagnerà fino all'alba nella composizione di parole maledette, alleate di una notte insonne. Il gelo parte dalle mie dita, i brividi percorrono le braccia, le spalle, la schiena, la vita. Schiacciata, appiattita, pressata, vorrei poter sentire un caldo abbraccio che cinga queste maledette sensazioni, invece il contatto col suolo mi riporta in questa tagliente dimensione, rumorosa, stridula, aspra, piatta, nevrotica.. sento urla nel silenzio, sento voci provenire da altre dimensioni, sono in preda al delirio della mia disperazione, eppure credevo che la felicità ormai fosse stata raggiunta e conquistata, maledetta, non ti concedi mai, maledetta, sei fugace e traditrice, sei perfida, maledetta... ed io sono un'anima disperata in cerca d'amore.. avrei soltanto bisogno di una carezza... ma le lacrime ormai sono mie fedeli compagne, questa notte mi disseteranno, ammorbidiranno la mia pelle fino a farla marcire, domani forse sarò affogata nel mare infinito della mia disperazione. Addio.