R V18 maggio alle ore 20.21Sembra Casper, il fantasmino, quello svolazzante e simpatico... assolutamente non malvagio. E' cosi' Aurora, strappa sorrisi solo con la sua figura, ispira dolcezza solo con una semplice occhiata,conquista totalmente pronunciando timidamente sillabe imparate da poco. Quel filino di voce capace di accarezzare l'udito unita all'immancabile sorriso conducono ogni persona in un'ipnosi difficilissima da contrastare. Sei il frutto dei sentimenti che ci uniscono, che congiungono l'anima mia e quella di tua madre con un lucchetto che non ha euguali. Sei speciale piccola, sei nata dal profondo del ns cuore dove la dolcezza sgorga incontaminata quasi fosse una sorgente d'alta quota.
RV18 maggio alle ore 20.30Hai gli occhi grandi e luminosi che, mi auguro, possano giungere lontano, molto lontano. Spero tu possa esser guidata da quello spirito che ha deciso ch'era il momento di abbandonare il cielo (sei un angelo!) e ti ha spedita dritta dritta tra le nostre braccia. La ragione possa brillare dentro il tuo cervello come fosse il faro punto di riferimento, nell'oscurita', per ogni imbarcazione. Sorridi figlia, sorridi sempre perche' questa azione possa tradursi in ogni istante come una carezza benefica ricevuta da chi ti sta osservando. Ti voglio bene piccola, ti amo e non c'e' giorno che non ringrazi colui che tutto ha deciso, quell'allenatore sagace e lungimirante che ti ha ordinato di alzarti, dalla panchina dove eri relegata, per farti debuttare in quella partita importantissima che prende il nome di 'vita'.
RV18 maggio alle ore 20.38Versione fatina tutta rosa. Sei un confetto da inghiottire voracemente trattenendolo in bocca con l'impossibilita' di masticarlo. E' troppo sublime quel sapore per desiderare che non s'interrompa! Sei cosi' Aurora, infinita, dolce e accesa come una cometa che attraversa il cielo, il cielo dell'esistenza di Tiziana e Riccardo restandone li' senza mai abbandonarlo. Sei uno spettacolo che induce a non calare mai il sipario perche' e' troppo bello! Gli spettatori trattengono il fiato per paura che qualsiasi mossa, anche lieve, possa rompere quell'incantesimo che ha catturato i loro occhi.