Il Blog Lampionaro!

L'opinione di Renato sull'essere 'lampionari'


Personalmente ritengo si debba distinguere tra la passione per gli eventi meteo e quel gioioso e fanciullesco rapimento estatico che ci provoca l'attesa della nevicata, seguito, purtroppo poche volte, dall'assistervi: è proprio questo che fa sì che possiamo chiamarci "lampionari". E' chiaro che abbiamo interesse molto spiccato per le meteore, per la pioggia, per i temporali, guardiamo il cielo, le nuvole: a noi dicono ciò che ad altri non dice nulla! Ma il clou, il momento più atteso, quel che ci riporta ad uno status infantile e ci fa belli, sì, è proprio il guardare tra le fessure delle tapparelle, lo scrutare in controluce, la ricerca del lampione, del fanale, del fascio di luce che ci annunci che sta cominciando a scendere quel minuscolo fiocchettino di neve, quella favilla, che nella nostra immaginazione son destinati a divenire la nevicata del secolo, l'evento mitico, quei cinquanta centimetri di accumulo che dalle mie parti non so chi abbia potuto vedere mai tutti insieme, in una volta sola. E' per questo che non può esserci paragone tra il lampione e un temporale. E' qualcosa che sta dentro. E' un retaggio di quando si era bimbi, quando papà ti incitava a guardar fuori, perchè anche lui, da piccolo, aveva fatto così, per ore ed ore, ripetendo la poesia immortale di quei momenti, che nessuno potrà mai mercificare in un essere umano.