Invasati del C.A.U.S

C’era una volta, tanto tanto tanto tempo fa… Quanto? E non cominciate ad interrompere!


D – Egregerrimo Max Vaunter, vogliamo iniziare l’esposizione sulle origini del mondo e dell’essere umano?R – Lei, caro signore deve imparare a tacere, quando blatera, non dimenticando mai di stare zitto, perché lei è solo un ibrido, un perizoma sporco infiltrato nel culo della società terrestre per osservare e studiare. Inoltre le sue conoscenze sulle origini dell’universo sono scarse, nonostante il cervello che le è stato impiantato appartenga a quello di un grande poeta. Ma si sa, in ogni sistema solare la poesia non fa rima con scienza ma con camomilla.  Quindi stia calmo e mi lasci dire. Trattare le origini di un mito o peggio di una complessa cosmogomia, quando la faccio io, comogosua se la fa un altro, è cosa ardua, arduissima, arduerrima, anzi difficile. Cercherò quindi di offrire solo qualche elemento di riflessione partendo da Empedocle, che di elementi se ne intendeva. Egli sosteneva che sono quattro: terra, acqua, fuoco e aria. Oggi però con l’evolversi delle tecniche di disturbazione filosofica, dotti e scientisti sono giunti alla conclusione che essi sono ben sette, numero della perfezione: terra, aria, fuoco, acqua, luce, gas e telefono. Lasciando perdere l’etere che usano solo i drogati e il pneuma che usano solo i ciclisti, la legge della relatività gnostica ci insegna che l’anno luce è la somma astronomica delle bollette pagate in dodici mesi. Allora, all’inizio dei tempi, quando non era possibile il pareggio perché non esistevano i supplementari, esisteva il campionato di hockey su ghiaccio. Nel mondo di sopra, di mezzo, di sotto e di lato, in Magonia insomma, due forze contrapposte si contendevano il primato in classifica. C’erano i Freezers, detti anche figli del Infreddolito e i Fires, detti anche figli del Bruciante, che ancor’oggi non sanno cucinare un arrosto come si deve. Questi boicottavano i primi, ma anche i secondi, i contorni e i dessert. Pare che all’inizio dell’universo, durante la finale per lo scudetto nevicasse. Ci fu allora una mischia pazzesca nell’area del barbecue fra le due squadre: salsicce, braciole e salamini caddero sul ghiaccio e congelarono, tizzoni ardenti scivolarono ovunque e sciolsero il campo di gioco.D - In principio, dunque, era il grande Infreddolito, che aveva sempre un freddo pazzesco, in quanto il riscaldamento autonomo si accendeva quando cacchio gli pareva. Come ben ricorderà, caro Max Vaunter, nel principio c’era anche il caos, così il Grande Infreddolito decise di assumere una cameriera. R - Forse, e quando dico forse so quello che dico. L’universo nacque perché era l’ora di pranzo e la colf, un po’ sorda, non si decideva a servire il Capo. Aveva un bel chiamarla! L’attesa lo irritò non poco e le fece un grande big bang! Le vetrate della sala da pranzo tremarono e cadde un prezioso vaso cinese, che lotolando lotolando si flantumò contlo un mulo. Un cavallo si imbizzarrì per il casino, ma finalmente gli portarono un piatto fumante di brodo, primordiale primordiale, come piaceva a lui. Niente da fare, si spazientì di nuovo e urlò: “Cameriera, c’è una bestia nella minestra!” E la Gisella: “E’ ottima sa?! E’ una zuppa di adamitico verace!” Egli l’assaggiò ma si ruppe la dentiera nuova, ché non era stata ben scongelata. D – Maestro Max Vaunter, ricordo questo episodio! E’ narrato negli antichissimi frammenti dei rotoli surgelati del Mar Glaciale Artico, ritrovati dal grande archeologo A Tira Na Bisa, preso Qum-Gam (*dall’aramagico Mangia Questo)!… La parabola in versi dice: L’adamitico è una cosa, che la mangi con diletto, ma se non sgeli il pacchetto, rompi il dente e fai starnutt! R – Bravo, piccolo, ignobile apprendista alchimista, lei fa progressi. Allora saprà dirmi, dati questi dati, il motivo per cui l’uomo è spesso cattivo, imperfetto, freddo? D – Perché è nato da uno scongelamento? R – Lei ha studiato. Andiamo continuando… di esegesi parleremo più avanti. Da un punto di vista scientifico siamo certi di una cosa: la preistoria precedette la storia. In quel periodo le mamme dicevano ai bambini: “A tavola! E lavatevi bene le mani senza fare tante preistorie!” Ovviamente l’invenzione più importante di quel periodo fu la ruota, poi applicata dai persiani ai carri da guerra, dagli egizi ai pozzi e dai napoletani al lotto. D - Ma contemporaneamente alla ruota venne anche l’hamburger di dinosauro! R – Già, ed a causa della rassomiglianza fra l’uno e l’altra le indigestioni erano frequenti, visto che alcuni mangiavano i medaglioni di carne, ma altri preferivano la ruota, che seppur più grande era poco digeribile. D - Così, la terza invenzione che mutò il corso della civiltà fu l’Alkaseltzer. R – Lei interrompe sempre e non merita alcun merito, io esco di pagina! Addio, dolci morbi sorgenti dalle acque putrefatte!