Invasati del C.A.U.S

Origini dell'uomo seconda parte


D – Sua superiorità, continui a parlarci delle origini del mondo, per carità! R – Tenterò, se tentar è possibile, mi ci proverò, se miciprovar è auspicabile. Dunque, indi, poscia… nulla è più fugace del nulla, più caduco della storia, più caduco della torta di compleanno, che prima splende in tutta la sua panna con i canditi e le candeline, poi scompare, sino a diventare un cumulo di briciole, granelle, zuccherini multicolori e sbafi di crema immangiabile, sparsa sul piatto di portata.  Essa muta come i fiori di ciliegio all’apparire del caldo afoso. E dopo l’abbuffata, gli effluvi di rum aleggiano nell’aria e prendono lo stomaco. Quindi, che senso avrebbe dire di un uomo che  fece l’amore duecentoventimilatrentasei volte, e mangiò 88 fette di torta di compleanno, ebbe gli occhi azzurri e le guance grassocce? Che fu un bravo padre di famiglia, un operaio onesto e si fece inchiappettare dal capitale, quando ormai lui e chi lo attorniava, tutti gli Agnelli, i Berlusconi, i Pirelli, e tutte le torte alla panna, reali e immaginabili, sono polvere? Niente panna! Solo l’anima, come lo zucchero vaniglinato “Manna degli Angeli”, può farti gustare una torta morbida come la luce, che non si spegnerà mai! La consapevolezza rende l’uomo inutile, caro mio.  D - Chi accresce il sapere, accresce l’affanno, egregio Max Vaunter.R – Non mi pare che lei sia affannato, signor Piero Ferraris, è anche giunto…D – Dove?R – E’ giunto, è andato, è venuto… ad una conclusione.D – Ha provato un orgasmo intellettuale, intende dire!R – Sì. Purtroppo non ci restano che testimonianze frammentarie di tal’evento. Stavo parlando della preistoria, lei lo sa che per migliaia di anni non si capì nulla di graffiti e caratteri cuneiformi?! Pare infatti che siano stati ideati a Cuneo. D – Bravo Max, sei bravo!R – Bravo sarà lei, come si permette, bifolco, di darmi del tu!? Mi lasci dire e stia zitto.D – Certo certo, non mi permetterei mai, ma dato che lei è stato per mesi la mia guida, pensavo di poter iniziare a prendermi qualche libertà.R – Ma scherziamo?! Ma se vuole una guida vada all’Aci o alle pagine gialle. Ma lei, tu, voi, chi siete, chi è? Chi la ha interrogata?! Come vi ti permetti di parlare senza prima alzare la mano? Rispetto! Io sono un luminare della scienza, ma che dico luminare?! Sono un lampadario, un lampione, una centrale elettri-iconica della conoscenza!D – Si calmi maestro, è una battuta vecchia…  mala tempora currunt!R -  Può ben dirmelo, giunge la brutta stagione e a tutti lacrima il grande nasone, temporali currunt su tutta la penisola e ci attendiamo a momenti l’alluvione. Però mutatis mutande! Almeno una volta al mese cambiatevi le mutande!  D – Bando agli indugi…R – Sì, tagliamo la testa al topo!D – Toro… vorrà dire?!R – Ma stia zitto, mi lasci dire, mi lasci dire… oggi  parlerò… dov’è la telecamera?…D – Cavaliere, non c’è la telecamera.R – Ah No? Ciò è assolutamente deforme ad ogni mia aspettativa, sono putrefatto dallo stupore.D – Cavaliere, questa è una seduta spiritica e lei parla per mia bocca, mentre io registro…R – Quindi non c’è la telecamera?D – No, non c’è. R – Peccato. Se potessi la prenderei a schiaffi! Ricordi sempre che la violenza è la virtù dei deboli; la non violenza la virtù dei morti. Ed ora non mi interrompa più. Cari telespettatori, oggi vi parlerò di una mia invenzione. La pre-i-sto-ria.