Latraccia

Alessandro Gasbarre


Un uomo di Centocelle.Apriamo uno spazio dedicato alla presentazione dei personaggi che ruotano intorno o fanno parte del gruppo, con la vera star della situazione: Alessandro Gasbarre, la voce de Latraccia e già autore, in collaborazione con lo Sgozzabambole, di uno dei singoli che si preannuncia di maggior successo internazionale per il gruppo di squattrinati.
Qui alla destra c'è una foto che lo ritrae col suo zozzo e brutto pianista ad un concerto tenuto in realtà a Latina il 1 Maggio del 2005, quando il gruppo era ancora in formazione.Lo Sgozzabambole ha creduto subito in lui come cantante e nel talento che, nonostante l'inesperienza, sgorgava dalla sua ugola con veemente prepotenza. Allo stesso modo lui ha creduto subito nello Sgozzabambole e nelle sue capacità pianistiche e compositive. E qui i primi segni di follia.Nato in un giorno imprecisato del 1981 Alessandra Gasbarre è l'inventore del vibrato passerottiano, che consiste nel cantare facendo vibrare un passerotto stringendolo tra l'anulare e il pollice e guardandolo intensamente negli occhi.Dai, non è vero.Alessandro Gasbarre è in realtà un bravo ragazzo che può dire, a dispetto di molti rapper, di venire davvero dal ghetto. Voce e presenza rassicurante, sa essere energico se ci sono di mezzo i soldi, nonchè saggio quando i membri del suo gruppo scazzano per un nonnulla. No, dai, quella cosa dei soldi.... no, in realtà è anche molto generoso e ha una mamma che cucina davvero bene le melanzane alla parmigiana.Difficile trovargli un difetto, forse che non si incazza mai e poi esplide tutto insieme tenendo lo Sgozzabambole al telefono per un'ora a spese dello Sgozzabambole.Si saluta con lo Sciamano (il chitarrista) con un meraviglioso "Abbello!" e tira sempre le orecchie ad Antonio quando parla troppo durante le registrazioni in studio.La sua massima aspirazione e fare una canzone piena di do di petto e senza mai scendere al di sotto di un la bemolle. Gli altri del gruppo lo fregano accordando più bassi gli strumenti, che quelle note così alte alla nostra età ci iniziano pure a dare fastidio.Da quando gli è stato fatto ascoltare Demetri Stratos ha deciso di farsi trapiantare una seconda ugola. E' un ragazzo simpatico e a volte imprevedibile, uno concreto che magari non sa che cavolo sia un mi quinta settima diminuite ma poi lo senti cantare e dici: "E' meglio che ne rimanga all'oscuro." Perchè troppa consapevolezza a volte imprigiona.Presto, per chi vorrà conoscerlo meglio, ci sarà un intervista in cui tenteremo di fargli svelare alcuni dei suoi più orripilanti segreti.Per il momto accontentatevi di questo e di poter scaricare ed ascoltare L'ultima complicità , primo pezzo distribuito aggratise da quelli del gruppo.Buon divertimento, esseri umani;)