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9 MARZO 1979 - EMANUELE IURILLI


Era il 9 marzo di trent’anni fa quando lo studente Emanuele Iurilli venne colpito da una pallottola esplosa da un terrorista di Prima Linea. Il commando aveva teso un agguato alla polizia attirando una volante in via Millio. Il ragazzo morì dopo una vana operazione chirurgica alle Molinette. Anche un poliziotto, l’appuntato Gaetano D’Angiullo, restò ferito.Il giovane, figlio unico, stava rincasando da scuola quando fu coinvolto nella sparatoria, a pochi passi dalla sua abitazione. Cercò di raggiungerla, invano, trovando riparo dagli spari dietro una Fiat 500. Dal balcone di casa la mamma assistette impietrita all’episodio.Nella stessa giornata un volantino dell’organizzazione terroristica lasciato in un bar di via Millio, spiegava le ragioni dell’agguato: vendicare Matteo Gaggegi e Barbara Azzaroni uccisi dalla polizia in un bar di via Veronese nove giorni prima