Lo Stato italiano deve risarcire le vittime di violenza sessuale (e di altri reati contro la persona) se il colpevole, per varie ragioni, non lo fa. È questo il senso di una sentenza con cui il tribunale civile di Torino ha condannato la Presidenza del consiglio dei ministri a versare 90 mila euro a una giovanissima studentessa piemontese che nel 2005 fu aggredita da due stranieri. Gli avvocati dello studio legale Ambrosio e Commodo, non hanno fatto altro che ricordare come lo Stato italiano, unico caso in Europa insieme alla Grecia, non si sia ancora allineato a una direttiva comunitaria del 2004: «Bisogna prevedere - è la tesi - un sistema d’indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nel territorio da persone di qualsiasi nazionalità». «L’Italia - commenta Renato Ambrosio - è inadempiente da molti anni. Grazie a questa sentenza, che giunge al termine di una causa pilota, adesso dovrà provvedere».
RISARCIMENTO VITTIME
Lo Stato italiano deve risarcire le vittime di violenza sessuale (e di altri reati contro la persona) se il colpevole, per varie ragioni, non lo fa. È questo il senso di una sentenza con cui il tribunale civile di Torino ha condannato la Presidenza del consiglio dei ministri a versare 90 mila euro a una giovanissima studentessa piemontese che nel 2005 fu aggredita da due stranieri. Gli avvocati dello studio legale Ambrosio e Commodo, non hanno fatto altro che ricordare come lo Stato italiano, unico caso in Europa insieme alla Grecia, non si sia ancora allineato a una direttiva comunitaria del 2004: «Bisogna prevedere - è la tesi - un sistema d’indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nel territorio da persone di qualsiasi nazionalità». «L’Italia - commenta Renato Ambrosio - è inadempiente da molti anni. Grazie a questa sentenza, che giunge al termine di una causa pilota, adesso dovrà provvedere».