Pura vita...

"Quando si accende, l'amore è una pazzia temporanea.
L'amore scoppia come un terremoto ed in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione. Bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così
inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle.
Perché questo è, l'amore è questo.
L'amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare sveglia la notte immaginando che lui sia lì, a baciare ogni parte del tuo corpo. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo.
L'amore, invece, è quello che resta del fuoco quando l'innamoramento si è consumato.
Non sembra una cosa molto eccitante ma...lo è".

Ieri sera, mentre guardavo "Il mandolino del Capitano Corelli", riflettevo come quanto  queste parole rivolte dal Dottor Iannis a sua figlia Pelagia siano vere, di una evidenza
talmente lampante da non aver bisogno di ulteriori conferme o riflessioni... E' proprio così...innamorarsi di una persona è una cosa facilissima, che chiunque riesce a fare, senza neanche impegnarsi più di tanto...Basta aprirsi un po' al mondo, darsi un'occhiata in giro ed il gioco è fatto... Il "problema" nasce dopo, quando questa "pazzia temporanea" si placa per lasciar posto ad un altro sentimento, più puro, sincero e profondo...l'amore. Ed è allora che si manifestano sensazioni imprevedibili quali lo sbigottimento, la confusione e lo smarrimento che spiazzano e sconvolgono al tempo stesso. Perchè l'amore necessita rispetto, cura, attenzioni, volontà, pazienza, caparbietà ed anche ostinazione, aggiungerei io. E tutto questo l'amore lo pretende giorno dopo giorno per crescere, vivere e durare saldo nel tempo. Non si accontenta delle briciole, non "sente ragioni" in difesa di chi abbassa la guardia. Chiede molto, a volte più di quando dovrebbe,  si comporta come un bambino egoista, ma riesce a regalare in cambio una gioia ed una serenità ineguagliabili. E come comportarsi di fronte a questo cambiamento tanto inatteso quanto, a ben pensarci, prevedibile?! Si, prevedibile perchè tutto nella vita, amore incluso, non è mai tutto "rose e fiori", non è mai uguale ma sempre si trasforma e per sopravvivere è necessario adattarsi al cambiamento per sfruttare al massimo quello che si incontra lungo il proprio cammino. Ognuno sviluppa un suo personale modo di affrontare "il terremoto che si è placato". C'è chi affronta il "problema" in maniera lucida e diretta. Osserva ciò che ha vissuto fino a quel momento e sa modificarsi di conseguenza senza troppa difficoltà, consapevole dei frutti che potrà gustare nel suo prossimo futuro. C'è chi, invece, non riesce subito a mettere a fuoco il "problema" e, di riflesso, la sua soluzione. Si muove con circospezione e prova in diversi modi a venire a capo di questa nuova situazione. Fa diversi tentativi, sbaglia e riprova fino a trovare la "sua strada". Ottiene, alla fine, lo stesso risultato ma con un dispendio maggiore di energie e tempo. In entrambe le circostanze la condizione fondamentale perchè si arrivi con successo al risultato è quella di abbandonare orgoglio, pregiudizi, egoismo e perplessità. Bisogna aprire la mente e non lasciarsi offuscare da pensieri negativi. Come dice Coelho, infatti, soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire. E l'amore del resto, si sa, "è tutto carte da decifrare", "è lunghe notte e giorni da calcolare", "è tutto segni da indovinare". E se proprio si decide di voler correre un rischio nella propria vita, credo proprio che cercare con tutte le proprie forze di "imparare a scoprire l'amore" è quello per cui valga davvero la pena mettersi in gioco.
"Non sembra una cosa molto eccitante ma...lo è".

Un sorriso, Vita

Sto morendo di dolore.

Si dice che ci voglia più coraggio a rimanere che ad andar via... Sarà... Ma più ci penso e più mi convinco che, in fondo, la sola cosa che vorrei adesso è proprio andar via e levare il disturbo... Leverei dagli "impicci" una marea di gente. Un fardello in meno non risolverebbe di certo tutti i problemi della vita ma forse forse qualche vantaggio lo porterebbe.

Un giorno come tanti, ad un uomo ed una donna venne fatto un meraviglioso e quanto mai inaspettato regalo. Una splendida pianta, giovane e bella, ricca di tanti fiori profumati e di foglie verdi e lucide. L'emozione dei due era grande. Guardavano la pianta con gioia ed eccitazione, pronti a dedicarle cure ed attenzioni in ogni momento della giornata. Discutevano, a volte, su quanto acqua darle, su dove tenerla per darle il sole di cui aveva bisogno, su quando ed in che quantità darle il concime necessario. Discutevano, si, ma erano entrambi felici di prendersene cura giorno dopo giorno.
Con il passare del tempo, presi dai problemi quotidiani, dalla routine della vita ed un po' anche dalla pigrizia i due incominciarono ad occuparsi con meno attenzione della loro pianta, pensando che, anche se fosse mancato qualche qualche piccolo gesto, la pianta sarebbe rimasta verde e rigogliosa come quando era arrivata in casa. A volte pensavano che sarebbe bastata anche soltanto la cura di uno dei due per mantenerla in vita e così facendo lasciarono che il tempo facesse il suo corso.  La pianta incominciò a perdere le foglie, i suoi bei fiori iniziarono ad appassire e cadere, lo stelo verde e turgido prese ad afflosciarsi ogni giorno sempre di più. Non somigliava lontanamente a quel bel regalo che mesi prima era entrato nella vita dei due giovani.
Ad un certo punto, come se avesse aperto gli occhi proprio in quell'istante, la donna si rese conto di come stesse morendo la loro bella pianta. Aveva notato i piccoli segni che, nel corso delle settimane, quell'essere bello ma fragile aveva loro lanciato in segno di aiuto, ma pensava che fosse soltanto un periodo di ambientazione un po' difficile nella nuova dimora, niente di più... Aveva creduto che da sola, con il tempo, avrebbe avuto la forza di riprendersi e tornare rigogliosa come un tempo. Aveva creduto che anche il suo compagno si fosse reso conto di quello che stava accadendo e che magari avrebbe fatto qualcosa per salvarla. Aveva  creduto male. Si era sbagliata. E così, con la disperazione di chi vuol tentare il tutto per tutto, ricominciò a prendersene cura giorno dopo giorno chiedendo e sperando, in questo tentativo, di non rimanere sola. Si era illusa per qualche tempo che le cose fosse ritornate come il giorno in cui la pianta era entrata a far parte delle loro vite. Ma alla fine, ogni sera, prima di chiudere gli occhi, rimaneva con la netta sensazione di essere rimasta la sola a voler salvare quella fragile ma meravigliosa creatura. Si chiedeva se fossero solo sensazioni o se fosse davvero così... Si chiedeva se fosse soltanto un periodo difficile per il suo compagno che lo portava ad essere tanto discontinuo in questo loro compito o se questo non fosse diventato davvero un peso tanto insopportabile da voleresene allontanare per sempre...
Non so come sia andata a finire la storia di quest'uomo e questa donna, tantomeno se la loro pianta sia riuscita a salvarsi e riforire rigogliosa... So solo che la mia pianta sta lentamente morendo e vorrei non rimanere sola a vederla avvizzire senza poter far nulla...

Un sorriso in cerca d'aiuto, Vita

"Sono una piccola ape furibonda"

Alda Merini