Lavorare & Produrre

AUTOCRITICA SOCIALISTA I


 Non sono in grado di rispondere alla tua antologia di eventi  problematici .O meglio, la loro quantità mi disorienta e mi impedisce di decidere  su quale interloquire .Allora ti intrattengo su un fatto che tu non hai citato perché è  piccolo piccolo e recente recente : calciopoli .Già ho scritto una lettera, che ti allego, a Maro Adinolfi (lo  conoscerai, penso), ma l’ altro giorno la mia attenzione è stata  attratta da un fatto accessorio della vicenda : questa famosa GEA  attorno alla quale ruota gran parte dei loschi traffici di cui oggi  si parla è amministrata e/o diretta da :-       il figlio del sig. Moggi, direttore della squadra pluricampione,-       il figlio del sig Lippi, allenatore della Nazionale e come  tale leader del calcio italiano,-       la signorina Geronzi, figlia del signor Geronzi presidente di  Capitalia, la banca che più ha investito (dicono) nel mondo del  pallone .Problemi di trasparenza e di opportunità non se ne parla neanche,  vero ?Ma, a parte le questioni morali, la riflessione che mi è venuta è  che io, a differenza di quegli importanti babbi, non potrò dare a mio  figlio la possibilità di diventare subito il manager di una  importante società né nel campo del calcio, che non conosco, ma  neanche nei campi in cui sono più ferrato .Per avere un posto eccellente dunque non bisogna guadagnarselo col  sacrificio, bisogna essere il figlio del babbo giusto .Questa forse è sempre più una società dove i figli dei notai fanno  i notai, i figli dei professori universitari fanno i professori  universitari, i figli dei manager delle coop fanno i manager delle  coop, i figli dei loschi personaggi del calcio fanno i loschi  personaggi del calcio, e così via . E per la nostra generazione non  era così .Come vedi, l’ elemento morale (il “losco”) è una componente  secondaria .La componente primaria è che non c’ è mobilità sociale .E la questione è molto grave : significa che c’ è un esteso  deficit di democrazia in tutti gli organismi della società .Significa che da noi ci sono regole per cui chi ha un potere in un  partito, in un’ azienda o anche in una bocciofila ha la possibilità  di usare le risorse di cui dispone per garantire e ampliare e il suo  potere senza troppo preoccuparsi di produrre quegli eccellenti  risultati che sono l’ unica seria motivazione per il mantenimento di  un potere .E se questo permea tutti gli organi della società fatalmente i  migliori saranno umiliati e i peggiori avranno successo .Non mi piace scomodare la parola democrazia perché da noi se ne fa un  certo abuso (e poi mi ricordo sempre che la DDR era “democratica”)  ma in questo caso mi pare che se ne possa proprio parlare .E quello che manca è una democrazia diffusa che deve entrare nei  meccanismi di formazione della classe dirigete di ogni organismo  sociale, dal partito alla bocciofila .Mobilità sociale, possibilità per tutti di arrivare a ogni  traguardo, eliminazione dei poteri gelosi : questo dovrebbero  chiedere i nostri giovani, altro che l’ eliminazione del precariato .Ti ricordi ? Napoleone diceva che ogni soldato aveva nello zaino il  bastone da maresciallo ed era così davvero perché prima gli  ufficiali erano tutti nobili e, con la rivoluzione, erano tutti  scappati ; i nuovi ufficiali venivano dalla truppa e dovevano  meritarselo ; e infatti se lo meritarono .Noi invece abbiamo ancora gli ufficiali che vengono dalla nobiltà! .CiaoGuido