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NAPOLEONE A BOLOGNA


  Illuminismo ed età Napoleonica Dopo la metà del XVII secolo ci fu un rinnovato interesse per le scienze fisiche e l'influenza del razionalismo matematico e filosofico. Il glorioso Studio era tagliato fuori dai più moderni indirizzi scientifici e verso la fine del secolo, il Conte Luigi Ferdinando Marsigli, convinto che l'istituzione universitaria non risultava riformabile, fondò, contro la volontà del Senato ma con l'appoggio del cardinale Casoni e del papa Clemente XI, l'Istituto delle Scienze. Un uomo di grande cultura, papa Lambertini (Benedetto XIV) rilanciò gli studi di storia ed erudizione, favorì l'Istituto di Scienze con doni di materiale scientifico della propria biblioteca e incoraggiò arte e scienza in diversi modi. La scossa culturale lambertiniana aggiunse alla cattedra di matematica superiore quelle di meccanica, fisica, algebra, ottica, chimica e idrometria. In seguito la maggior diffusione delle idee illuministiche contagiò anche la corte papale. L'azione del Papa Pio VI ebbe effetto per Bologna quando nel 1780 il cardinale Boncompagni pubblicò una serie di riforme economiche rivolte al riequilibrio della finanza pubblica. Purtroppo però nel 1785 Boncompagni lasciò la legazione di Bologna e le riforme si arenarono quando nel 1796 la città venne occupata dai francesi. Il 19 giugno Napoleone giunse a Bologna e dichiarò decaduto il governo pontificio restituendo a Bologna la sostanza del suo antico governo. I poteri venivano così provvisoriamente concentrati al Senato che però avrebbe dovuto giurare fedeltà alla Repubblica Cisalpina. Con questa mossa politica, Napoleone si guadagnò la benevolenza dell'aristocrazia bolognese e Bologna si orientò nella direzione (opposta a quella romana) del rinnovamento sociale e culturale dell'Europa laica e borghese.http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Bologna CULTURA: MUSEI - BOLOGNA, PROSEGUONO VISITE GUIDATE DOMENICALI PROMOSSE DAL COMUNEBologna 11 gen. (Adnkronos) - Prosegue fino al 17 aprile, il ciclo di visite guidate domenicali promosse dal Comune di Bologna nei musei Civici d’arte antica. Il prossimo appuntamento con ‘’Impara l’arte’’, è fissato per il 16 gennaio alle 10,30 al Museo Civico Medievale, dove Giancarlo Benevolo relazionerà, con l’aiuto di alcune proiezioni, sul tema ‘’Alle origini del mito imperiale’’. In particolare, gli incontri in calendario per il nuovo anno saranno incentrati su sei nuovi percorsi: ‘’Creare e conservare’’, ‘’Tra sacro e profano’’, ‘’Napoleone a Bologna’’, ‘’Sotto papale ammanto: arte politica dei papi a Bologna’’, ‘’I palazzi dei musei’’ e ‘’Oltre il museo’’. Quando l’Ordine fu soppresso nel 1773, i Barnabiti subentrarono, tenendo aperta la "pubblica Libreria". Le vicissitudini - soprattutto per il patrimonio librario – cominciarono con l’arrivo di Napoleone a Bologna. La biblioteca venne spogliata di libri preziosi e codici, passati ad altre istituzioni. Nel gennaio del 1805 la biblioteca riapriva senza poter recuperare però i preziosi libri trasferiti alla nazionale. Dopo la caduta di Napoleone la biblioteca di S. Lucia riprese la sua funzione fino al 1869 quando, a seguito delle alienazioni dei beni degli ordini religiosi del 1866, i suoi 16.000 volumi e i suoi manoscritti furono accorpati al patrimonio librario dell’Archiginnasio.http://www.comune.bologna.it/iperbole/llgalv/zambecca2/zambec.htm